L'infondatezza delle voci esplode in pieno centro urbano, nell'idillio della campagna, provocando danni esponenziali al pari delle bombe nucleari.
La guerra si combatte nel freddo del silenzio, nella tortura dell'impossibilità.
L'unione di teoria e prassi risolve la crisi della menzogna. La società è pervasa dalla passività, che è una spregevole accettazione della realtà.
Le circostanze non sono statuine con una collocazione immodificabile. Le manovre dell'uomo rovesciano interi sistemi culturali.
I cittadini più sconosciuti, più strambi, più scansafatiche rivoluzionano, componendo con i frammenti di umanità l'agognata storia, con i frammenti di intelletto l'affascinante filosofia.
Cosa sono queste due discipline? Date, battaglie, nomi illustri, dottrine incantatrici? Esse due sono lo spettro elettromagnetico visibile all'occhio umano, la luce della verità e della speranza.
Firyal, Melody, Édith si addentrano nei nuclei adolescenziali del liceo, carpendo estratti di discorsi sconnessi. È possibile che le persone si concedano alla pazza gioia, introducendo aria alla bocca? Cosa si dicono con così tanto fervore? Un giorno il silenzio si dominerà sulla psiche, si riscatterà nell'ossigeno.
Il nodo cruciale viene al pettine. L'oggetto di discussione è Helena. Ciò è sufficiente per elettrizzare le tre ragazze.
Nuovi acquisti e pezzi grossi confabulano su questa fanciulla enigmatica, sulla popolarità che sta acquistando. Fili ingarbugliati di opinioni annientano le questioni vere. La bionda non impiega molto per immischiarsi. Si accerta che nel circolo ricreativo non si chiacchera pure su Édith.
A che serve incitare alla fratellanza, all'amore, ai buoni propositi, se dilaga la mentalità dei cavernicoli? I secoli si strappano nell'antichità dei calendari, nei beceri punti di incontro, ma ancora non si respira aria di progresso. Le pietre e i bastoni dell'ignoranza si usano tutt'oggi.
È inutile calcare sopra la robustezza della convinzione. Il cervello è una parte incomprensibili, un meccanismo che assimila bigottismo e apertura. Gli studenti si servono delle nobili radici scolastiche, adagiandosi sulle poltrone di uno squallido programma spazzatura.
È comodo spettegolare e schiamazzare quando non si soffre, non si riceve bullismo. Starsene a guardare è peggio del resto.
Ognuno è libero di coltivare propri pensieri e modi di agire. Poco importa la correttezza dei principi. La legge è uguale per tutti. Così come questi sciagurati inquinano l'aria, anche Helena ha il diritto di vivere.
Il rispetto è una corsa quotidiana. Se gli stupidi scavalcano gli intelligenti con una tenuta sportiva all'ultimo grido, i sapienti raggiungono immediatamente il traguardo.
Il primo premio è lo schiaffo morale d'oro, la soddisfazione è la medaglia d'argento, la riscossa è il bronzo.
Una mente affascinante accede alle porte di diplomazia, orgoglio, stima, potere. Vince senza fatica.
Il nervosismo morde il labbro di Firyal, il fastidio le corruga le sopracciglia, il dissenso le inasprisce lo sguardo. Scruta le amiche. Un'occhiata è più importante di piani organizzati, di rimorsi, di rimpianti. Si agisce insieme, ci si forma nell'impulso. Lei è sicuramente la creatrice, ma le braccia forniscono sostegni indispensabili.
"Occupatevi di guadagnarvi la loro attenzione, io provvedo a formulare un discorso che non dimenticheranno facilmente".
"Cosa dirai?" domanda la ragazza portoghese, intonando una piacevole complicità.
"La nuda e cruda verità".Il carisma è uno strato trasparente che non possiede spigoli delineati. Non spunta come una volpe nel buio, come un riccio, come uno scoiattolo. È la potenza dell'anima, l'abilità del controllo. Non si studia come un dipinto, con i soggetti, gli ambienti, le tecniche, i contorni. È vernice umana impossibile da comprare.
La piccola grande sergente sorride a Melody ed Édith con spiccata determinazione. Il sollievo le accarezza la schiena. Il volto della cantante non soffre per le serate precedenti. La pelle non cede, un piccolo livido sta scomparendo. Rifugiarsi a casa e nelle coccole è la cura adeguata.
L'operazione procede e termina a gonfie vele. La batterista si appropria di un microfono. Echeggia nella grande stanza. Non è ancora tempo di assemblee di istituto, ma le tematiche di attualità non guastano mai.
Un misto di stordimento, curiosità, superiorità si abbatte su di lei. Nelle loro teste è brava a farfugliare sciocchezze. Eppure, la voce contrasta le aspettative. La fermezza, il coraggio, l'audacia sono le qualità ardenti del fuoco. Gestire la folla non è difficile se si crede in sé stessi.
"Una nostra compagna, frequentante un altro istituto poco lontano da noi, è continuamente sottoposta a umiliazioni. Molti di noi hanno la sua età, vale a dire quattordici anni. L'adolescenza è un mare greco profondo e lucente, in cui bisogna imparare a dire: <<mi amo>>. Però, le vostre parole insulse, incitano a ribattere con un mesto: <<mi odio>>".
La riflessione elimina la minima ironia.
"L'acqua ha notevoli effetti sulla membrana del cuore. Quello che accade adesso marchia irreparabilmente. Non pretendo enormi manifestazioni di solidarietà, non le servono".
"Capire chi siamo è un dilemma che si accetta. Capire che non siamo dei mostri è una condanna che dura fino all'ultimo respiro".
"Sensi di colpa immotivati demoliscono il cervello. Tutte le critiche sono colpi letali. Ogni secondo la superficialità ci uccide. Attualmente ci siamo, domani non più".
Quiete simile non è nemmeno paragonabile alla serietà dei monologhi teatrali.
Una testa scura alza il capo.
"Perché?"
Un quesito banale e serio dalle mille risposte.
"Perché io sono come la ragazza da voi schernita, perché voglio farvi passare dalla parte giusta, perché l'intimità fra noi due è anteriore alla creazione del mondo".I brividi sono l'antonomasia dello spavento. Chi non li avverte ancora non conosce la supremazia dell'amore, regina della forza.
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Pink and Blue
RomanceDetroit, Michigan, 2018. Helena Miller, un nome che cela abissi insospettabili di curiosità. Sono la classica ragazza che ama scrivere e allo stesso tempo detesta ricevere le tracce dall'insegnante. Il motivo? È un limite alla libertà, creatività, s...