Devo incontrare urgentemente Josephine e Cassandra. Sono felice, super felice! L'incertezza, la difficoltà del sillogismo aristotelico, l'ombra del dubbio spariscono nei meandri della luce. I fasci adagiano il tepore emotivo. Credo di conoscere la verità o almeno mi sto avvicinando alla meta.
La felicità è una sinfonia impeccabile di musica classica. È la più potente, la più rara, la più complessa. L'esegue il nostro cuore senza le direttive di nessuno.
Mi dedico alla cura personale. Realizzo una base di trucco completa per il viso. Opto per uno smokey eyes rosa e bianco, l'eyeliner, il mascara, il burro cacao al miele. Il look è semplice: top corto a quadretto bianchi e verdi, shorts color panna, Converse verde chiaro. Raccolgo i capelli ondulati in una coda di cavallo bassa, due ciocche cascano accanto alle orecchie.
La vita sorride raggiante, mi coccola, mi accudisce.
"Love You Like A Love Song" di Selena Gomez migliora la giornata. Quanto sarebbe bello ascoltarla con lei? Arrossisco all'istante. Improvviso dei passi di danza lungo la strada. Non frequento corsi, però so muovermi con scioltezza. Il talento naturale è la forma pura della bellezza. La fantasia non manca. I complimenti rivolti a me e Douglas mi riempiono d'orgoglio. Questa parola scatena un sistema di riverenza, strana speranza, bizzarra tranquillità.
L'uomo è in perenne movimento, crea coreografie in automatico. Per esempio lo fa quando è contento, guarito, risoluto. Sono un punto curioso in mezzo a tante stelle matrone.
Raggiungo le ragazze, emanando oro trionfante nell'aria. Tutti dicono che incarno positività. Sorrido soddisfatta ogni volta, toccano nel profondo della mia sensibilità. Josephine accarezza la testa, Cassandra fa il solletico alla pancia.
"Non vale, cambia tattica!" esplodo ridendo.
"Come sei innocente, zuccherino".
Distribuisco le caramelle. Confesso di andare matta per le gli orsetti gommosi.
"Jo, come stai? Quali sono le ultime novità?".
"Mi sto vedendo con un nuovo ragazzo. Non è il mio tipo, ma meglio di nulla".
Disapprovo l'atteggiamento menefreghista e opportunista.
"Stai sbagliando. Perché non frequenti chi ti piace sul serio?".
"Non m'importa granché dell'amore. Basta che io abbia compagnia".I colori dell'arcobaleno si diluiscono in una soluzione grigia e nera. Le sfumature scure stonano con l'azzurro limpido del cielo. Accuso il colpo. Non vorrei trovarmi nei panni di quel tale.
Richiedo tanta attenzione e concentrazione. È un momento importante e va goduto nella totalità. La timidezza fa a pugni con la sfacciataggine. Scruto i loro occhi. Come mai avverto che tutto cambierà, che un'evidente frattura segnerà il rapporto? Perché le amiche di cui dovrei fidarmi ciecamente sembrano le mie avversarie peggiori? Frutto di ansia o realtà? Sospiro. È fatta.
"Credo di essere bisessuale".Una frase, quattro parole, ventitré lettere. Sprofonderei nel letto avvolta da sicure coperte. Lo stupore, l'imbarazzo, la titubanza dipingono le espressioni facciali delle ascoltatrici. Jo è impassibile. Cassy contempla il vuoto in attesa di risposte soddisfacenti.
Un orribile silenzio devasta e squarcia la fortezza di aspettative. Mi guardo attorno. Che cosa mi aspettavo? Avevo riflettuto nel profondo? Assumo la figura di un reietto con quaranta occhi, condannato dalla società, scartato dall'Olimpo e disceso nel Tartaro.
"Ci sarete sempre per me, vero?".
È incredibile osservare la vittima che aggiusta il tiro.
Come per sortilegio si svegliano dal sonno enigmatico. Stampo un sorrisetto finto. Allibisce la passività, la snervante remissività.
"Certo, che domande sono?" risponde in difficoltà Cassandra. Jo, colei che dovrebbe sostenermi incessantemente, mi lascia la mano. Implicito segnale di rifiuto e abbandono. Preferisce usare il cellulare. Dopo secondi interminabili alza lo sguardo in segno di scusa.
"Perdonami, è arrivato un messaggio importante. Puoi ripetere da capo?".
Sta scherzando?
"Non c'è molto da spiegare. Penso di poter sviluppare cotte anche per persone del mio stesso sesso".
L'altra delusione vivente chiede come abbia fatto a capirlo.Adotto una strategia, che tornerà utile per il futuro: l'arte del mentire. Non accenno alla ragazza bionda, resto vaga nel tacito dolore. Spetta a Josephine regalare il colpo di grazia.
"Disponi di vasta scelta. Dove acchiappi, acchiappi gente. Buttati nella mischia".Perché la questione non è affrontata sul serio? Non è importante? La delusione sboccia come un fiore nel deserto. Resiste agli ostacoli e sbuca con prepotenza. Insisto per nascondere il tutto. Le emozioni sono più robuste delle creature, un labirinto privo di scorciatoie.
"Stavo scherzando. Non offenderti".Estrae del tabacco e si chiude una sigaretta. Sbianco. La voce si riduce ad un soffio disperato.
"Da quanto fumi?".
Scuote la testa ridendo.
"Ti adoro proprio per la tua ingenuità".
Riformulo il quesito con più decisione. Il sole le distorce l'innocenza nel volto. Risponde con un sarcasmo di cui non la ritengo capace. Una telefonata tempestiva di papà salva dall'incubo. Invento la frottola della spesa per gli ospiti a pranzo. Prima che io possa voltare le spalle, il gelo regna sovrano. Solo più avanti avrei capito cosa intendesse comunicare con:
"Sono così da quando ci conosciamo".
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Pink and Blue
RomanceDetroit, Michigan, 2018. Helena Miller, un nome che cela abissi insospettabili di curiosità. Sono la classica ragazza che ama scrivere e allo stesso tempo detesta ricevere le tracce dall'insegnante. Il motivo? È un limite alla libertà, creatività, s...