Il Collegio

6.8K 94 11
                                    

<Dai mamma! Dai papà! Veloce! Sono già tutti lì davanti il cancello. Correte forza!>
Sono così euforica che non riesco ad aspettarli.
Neanche il tempo di prendere fiato che si presenta subito un ragazzo <Piacere Simone> Gli stringo la mano <Beatrice>
Piano piano ci presentiamo tutti e le ragazze mi sembrano le solite oche, spero vivamente di sbagliarmi sennò sarò la prima ad uscire per aver cominciato una rissa.

Ah, per chi non lo sapesse "Il Collegio" è il nome di un programma TV dove noi ragazzi ci dobbiamo abituare a vivere come nel 1977.
Con tutte queste telecamere mi sento un po' a disagio, ma mi abituerò in fretta, lo faccio sempre. Chiamano me e la mia famiglia in disparte per farmi qualche domanda.
<Come ti stai trovando?>
<Mi sto trovando molto bene, non sono una con problemi nell'essere sociale, anzi a volte esagero> Mi volto e vedo i miei sorridere e annuire alle mie spalle, scoppio in una grossa risata.
Appena mi riprendo mi fanno un'ultima domanda: <A ragazzi? Come siamo messi?>
<Beh qualcuno di carino l'ho adocchiato, ma...>
Non faccio in tempo a concludere il mio discorso che sento gli altri urlare, ci avviciniamo al cancello e vediamo i sorveglianti.
<Silenzio!> urla la signora sorvegliante <è il momento di entrare, ma solo i genitori>
Ma stiamo scherzando?! Abbiamo accompagnato noi loro?
Mia madre mi stampa un bacio sulla guancia e poi entrano in collegio.
Dopo qualche momento di confusione sento Simone urlare "Oh raga, se siete veri uomini entriamo"
Sono quasi tentata di entrare con lui, ma mi trattengo.
Iniziamo con il piede giusto almeno stavolta.
Simone corre dentro il collegio seguito da un altro che, se non mi sbaglio, si chiama Alessandro.
<Ma raga, Simone e Alessandro quando tornano?>
<Ma Alessandro sono io...>
Mi volto a guardare chi avesse parlato e mi ritrovo un ragazzo alto, magro, biondo, occhi azzurri.
<Il ragazzo che è entrato si chiama Davide>
<Ops...Scusa, sono pessima con i nomi>
<Tranquilla Beatrice> scandisce bene le lettere del mio nome come a farmi vedere che se lo ricorda, ci scambiamo un mezzo sorriso interrotto da Davide che torna correndo, seguito poi da Simone.

Dopo minuti interminabili i sorveglianti ci danno il permesso di entrare.
Arriviamo in un cortile al centro della struttura e ci sediamo, maschi e femmine separati.
'Sti stronzi mi hanno messo in prima fila.
Ho a destra Gaia e a sinistra Sofia, spero di non aver sbagliato stavolta.
<Maroo, sto proprio davanti al preside> sussurro alla ragazza dietro di me, che non ho la minima idea di come si chiami.
A riportarmi sulla Terra è la voce del preside che ci saluta e ci da il benvenuto.
Dopo averci elencato una serie di regole interminabili ci consegnano un test di ammissione che dobbiamo completare con i nostri genitori.
Sono tutti preoccupati, io sinceramente sono tranquilla.
Completo il test e sono ancora più serena di prima, i miei non mi hanno aiutato più di tanto, ma ho fatto tutto e credo anche giusto.

SPAZIO AUTRICE (LEGGETE PER FAVORE)
Ero un po' indecisa se pubblicare o no questa storia ( perché non so se la porto a termine) però mi sembrava una bella idea e allora l'ho fatto, andrà come deve andare.
Spero vi piaccia e grazie in anticipo per chi la leggerà <3

Amore e Odio ~ Alessandro GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora