Primo giorno

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<Buongiorno signorine, il sole è alto e vi sta aspettando!>
Non so dove mi trovo, che ore sono e perché sono senza cuscino, ma la sorvegliante che urla con quella maledetta campana la vorrei ammazzare.
<Lo lasci aspettare, siamo donne tutti sanno che non siamo puntuali>
La sorvegliante si avvicina e inizia a suonare la campana vicino al mio orecchio, allora capisco che forse è meglio alzarsi.
<Avete dieci minuti di tempo per prepararvi e rifare il letto, vi voglio impeccabili. Chiaro?>
Rispondiamo di sì ancora addormentate e la signora sorvegliante sbatte la campana su un letto urlando “Come?”.

Colpo di scena. La campana si rompe.

<Questo è il mio karma>
<Signorina Lombardi iniziamo male>
<Scusi>
Esce dalla stanza e io comincio dal letto.
<Raga io non ho ancora capito come si fa sto cazzo di fiocco>
Arriva Sofia e mi aiuta a mettere il foulard.
Torna la sorvegliante e se la prende con Gaia per come ha rifatto il letto e subito si scatena il litigio.
Appena la sorvegliante esce Sofia fa la ramanzina a Gaia e Beatrice, o meglio Kim, attacca a litigare.
<ADESSO BASTA!> cala il silenzio e si voltano tutte a guardarmi
<Scusate, ma al mattino non reggo nessuno e sentirvi gridare mi fa saltare i nervi. Quindi smettetela grazie>
Senza aspettare risposta inizio ad avviarmi.
Usciamo in cortile e cosa vedo…
No i miei poveri capelli…
Ci sistemiamo tutte su una panchina e stessa cosa fanno i maschi.
Sempre le solite storie per farsi tagliare i capelli, è il turno di Sveva che si rifiuta di farsi fare la frangia e allora viene mandata dal preside.
Lo trovo veramente stupido, anche perché si è fatta accorciare di un sacco i capelli e ora se ne vuole andare. Vabbè. Ora tocca ai maschi, ci sarà da divertirsi.
È il turno di Simone.
Marò che strano, sta abbastanza di merda con 'sto taglio.
<Signorina Lombardi, venga>
Mi alzo con un sorriso a trentadue denti e mi siedo.
<Posso farle una proposta?> domando alla sorvegliante
<Sentiamo questa proposta>
<Vorrei farli un pochino più corti, tipo alle spalle e poi la frangia>
La sorvegliante mi guarda tutta stranita, ma alla fine accetta.
Finito il taglio mi alzo e vado a guardarmi.
<Minchia che figa che sono>
Ovviamente stavo meglio prima, era da un po’ che volevo provare la frangia, ma credo che sia la prima e l’ultima volta.
Le ragazze continuano a piangere e urlare manco nei film horror.
Sveva ha deciso di andarsene.
A me non fa differenza, l’ho salutata e basta, finita lì.
Foto tattica e via, tutti in classe.
Io sto ancora dormendo e mi tocca il posto in prima fila vicino a Raffele, almeno mi diverto.
<Comunque siete tutti degli infami>
Scoppiano a ridere.
Ricevuto il materiale scolastico e la paghetta, possiamo iniziare le lezioni.

Prima lezione: Maggi, italiano.
Ci da una traccia e noi dobbiamo scrivere un tema sui nostri conflitti interiori.
Gaia strappa il foglio e si rifiutata di farlo.
Prevedo conseguenze in arrivo.
Sofia legge il suo tema alla classe e alcune persone si mettono a ridere.
Non ci trovo niente di divertente visto che sta parlando di mancanza d’amore, ma si vede che sono troppo bambini per capire la sua scrittura.
<Raga che cazzo vi ridete, ma siete scemi. Una piange e voi ridete, ma ce l’avete un cuore o l’avete venduto per comprare i giocatori su FIFA?>
Maggi li riprende e poi continuiamo a sentire i temi.
Alla fine ha sbattuto fuori Ale, Simo e Giovanni.
Cosa più che giusta, a parer mio.

Le lezioni continuano ed ecco la mia preferita, la Petolicchio, matematica e scienze.
Ci da una verifica per capire il nostro livello e io dopo dieci minuti ho finito.
Ho sempre amato la matematica.
Sì, sono strana.

Amore e Odio ~ Alessandro GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora