Ultima settimana

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Siamo arrivati agli ultimi giorni del collegio e in fondo, ma proprio in fondo, mi dispiace perdere i miei compagni. Ho anche ansia per gli esami, ma non vedo l’ora di vedere Ale.
Ora siamo seduti in classe insieme alla psicologa e ci ha divisi in coppie. Io, ovviamente, sono con Davide. Il “gioco” consiste nel sedersi uno di fronte all’altro e dire vari motivi del perché troviamo bello l’altro.
Inizia Davide dicendo: <Sei bella perché hai un sorriso che illumina e tranquillizza gli altri>
<Sei bello perché sei sarcastico al punto giusto> continuo io
<Sei bella perché sai giocare ai videogiochi>
Sorrido <Sei bello perché sei scarso e perdi sempre quando giochiamo>
Ride <Sei bella perché…> incrocia il suo sguardo al mio <...hai reso le mie giornate più leggere>
Il mio cuore manca un battito e chiudo gli occhi per non guardarlo <Sei bello perché sai sempre come farmi tornare il sorriso>
<Sei bella perché ogni volta che mi guardi mi manca il fiato…> cerca i miei occhi con i suoi e io non riesco a non guardarlo <Sei bella da impazzire…>
Mi alzo di scatto e torno al mio banco.
<Okay, direi di terminare qua> interviene la psicologa.
Esco in cortile di corsa e Davide mi segue.
<Bea aspetta> mi afferra un braccio <Ho fatto qualcosa di sbagliato?>
<Sì> rispondo secca <Sì Davide, avevi promesso di smettere di provarci con me e ora questo?!> sbraito indicando l’aula con le braccia
<Non puoi arrabbiarti con me perché sono stato sincero>
<Beh allora non esserlo>
<Non ci riesco Bea> sospira <Non posso controllare quello che provo, lo vorrei tanto ma non si può>
<Potresti sforzarti un pochino di più>
<Pensi che a me non faccia male? Che non mi si spezzi il cuore ogni volta che ti sento pronunciare il suo nome o che le vostre labbra si toccano? Il solo pensiero non mi fa respirare>
<Neanche io posso controllare quello che sento>
<Lo so, Bea, lo so>
<Scusa, non ho mai pensato a come potessi sentirti tu>
<Non importa>
<Scusa>
<Bea è okay. Non è colpa tua, ma mi fai incazzare quando mi dici che non posso esprimere quello che sento>
Annuisco <Scusa>
<Basta> sorride e io ricambio
Mi abbraccia, lo stringo più forte.

Test scritti fatti, non sono riuscita a toccare cibo ma sono andati da Dio (o almeno credo), sono stata la prima a finire.
Ora siamo in aula magna ad aspettare i risultati e il preside si è complimentato per i miei compiti.
Davide e Rubino non sono stati ammessi agli orali e ora andranno a parlare con il preside.

Amore e Odio ~ Alessandro GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora