Amore e Odio ~ Alessandro Giglio

Passato

<BUONGIORNO SIGNORINE!>
Stamattina la sorvegliante non la sopporto proprio.
<SIGNORINA LOMBARDI IN PIEDI!>
<Sono in piedi, sono in piedi> rispondo alterata.

Arriviamo in classe e Matilde propone di scappare.
<Tu scappi?> mi chiede
<Non ho le forze per farlo e mi sembra una cosa stupida>
Matilde mi guarda male e passa oltre ignorandomi.

Prima ora: inglese.
<Per parlare del passato mi sono fatta mandare dai vostri genitori una vostra foto da piccoli>
Wait, what?! Come scusa?! La prof di inglese ha una mia foto di quand'ero piccola?! A parte l'imbarazzo, io ero inguardabile.
<Aspe, ma piccola di quanti anni?>
<Tra i tre e i sei anni. Qual è il problema?>
<Nessuno>
Okay, ero ancora in quella fase dove si è teneri.
La prof tira fuori una foto <Giglio, secondo lei chi è questa bambina?>
Scoppio a ridere imbarazzata. La foto in questione ritrae me, all'età di tre anni forse, con gli occhiali da sole e il dito medio.
<Bea, ti sei fregata da sola>
Alessandro si alza e va dalla prof <Scusi, me la può far vedere meglio?>
La prof gliela porge e io cerco di tirare indietro Alessandro.
<Eri una "bad bitch" anche da piccola> mi prende in giro
Gli faccio il medio senza rendermene conto e lui scoppia a ridere
<Uguale>
<Stronzo, ridammi la mia foto> gliela strappo dalle mani <Ora voglio vedere te da piccolo>
Si blocca un momento <Cazzo!>
La prof richiama l'ordine e allora interrompiamo la conversazione lì.
Appena vedo la suo foto scoppio a ridere e gli urlo <Sembri più "uomo" lì che adesso>
Scuote la testa sorridendo <Questa me la merito>

Appena la prof consegna i fogli per il tema alcune ragazze scappano e altri vengono bloccati dalla prof.
<Ale! Non andare, non sei già a rischio?>
<E 'sti cazzi>
Esce dalla classe con Simone e noi scriviamo un tema.
A fine ora non li vedo tornare e inizio a preoccuparmi.
Nell'intervallo, mentre i miei compagni ballano, io me ne sto seduta al mio posto.
Sono preoccupata per Ale e non capisco perché mi sento così...
Sofia si siede vicino a me
<Che hai?>
<Sono preoccupata per gli altri>
<Sai che non potrai stare male tutte le volte che faranno qualche cazzata vero?>
<Lo so, lo so, ma è più forte di me. Tra poco mi passa tranquilla>
Neanche il tempo di dirlo che li vedo entrare in classe.
Sono sollevata, ma incazzata nera con Alessandro, infatti quando tutti vanno a chiedere spiegazioni io me ne sto nel mio e aspetto che la lezione cominci.

Seconda lezione: storia.
Noia mortale, sono sincera.
Ero quasi sul punto di addormentarmi quando Alessandro mi urla nell'orecchio.
<Sei un coglione>
Sono ancora arrabbiata con lui in più quando dormo non mi deve parlare nessuno, figuriamoci urlarmi nell'orecchio.
Ride pensando stessi scherzando e viene verso di me per abbracciarmi, lo scanso.
<Non mi toccare> Lo vedo rimanerci male, ma lo ignoro. <Piuttosto perché non c'è il prof?>
<Dobbiamo eleggere i rappresentanti> mi spiega Sofia
<Va bene io voto Federico e Sena, notte>
Appoggio la testa sul banco ignorando Sofia che mi fa la ramanzina sul valore delle assemblee e delle elezioni e mi addormento.

Spero che la storia vi stia piacendo.
Se vi va lasciate una stellina per farmelo capire.
Grazie <3