Amore e Odio ~ Alessandro Giglio

Bonus

⚠️ATTENZIONE CONTENUTO ESPLICITO⚠️

Arriviamo sotto casa di Ale, ma non ho intenzione di lasciarlo andare. I miei mi concedono di rimanere con lui fino a domani e li amo da morire quando fanno così. 

<Permesso> dico entrando in casa
<Entra pure. I miei tornano tardi stasera. Hanno organizzato una cena da degli amici sapendo che io non c'ero>
<Oh okay…> 
Quindi siamo solo noi due ;). 
<Lascia pure lì le scarpe> 
Mi indica una scarpiera di legno di fianco all'entrata. 
<Vieni ti faccio vedere la mia camera> 
Lo seguo fino in una stanza con le pareti celesti. Ha i led attaccati al soffitto e un paio di quadri di quand'era bambino. Il letto di una piazza e mezza, al centro della stanza, è perfettamente rifatto. Ha una scrivania in legno chiaro con sopra una televisione e la PlayStation. 
<È bellissima> 
<È in ordine solo grazie a mia madre>
Sorrido <Ci avrei scommesso>
Si siede sul letto <Vieni qui> indica le sue gambe. 
Mi siedo a cavalcioni su di lui e lo bacio. 
Solo adesso mi rendo conto di quanto mi era mancato il suo profumo, le sue labbra sulle mie. 
Il bacio a stampo diventa più intenso e voglioso quando lui aggiunge la lingua e mi fa sdraiare sul letto mettendosi sopra di me. 
Scende a baciarmi il collo e mi sfugge un gemito strozzato. 
Quando si stacca gli tolgo la maglia istintivamente. 
"Mossa stupida" penso ma la sua faccia mi dice il contrario. 
Torna a baciarmi e le sue mani scivolano sotto la mia maglietta. 
Porto le mie mani all'altezza della sua vita e slaccio il bottone dei suoi jeans. 
È il mio turno.
Mi metto sopra di lui e mi tolgo sia la maglia che il reggiseno. 
Appoggio il mio petto contro il suo e la mia pelle viene attraversata da una scossa di piacere. 
Ci spogliamo del tutto.
Ale si abbassa a leccarmi un capezzolo, ma non riesco ad aspettare: alzo leggermente il bacino in modo da sfiorare la mia intimità con la sua. 
Dalle sue labbra esce un gemito che mi fa bagnare più di quanto non lo sia già. 
Siamo entrambi vergini e questo un po' mi spaventa. 
Mentre mi bacia una sua mano scivola tra le mie gambe e, non so da cosa l'abbia deciso, ma sembra che sia pronto. 
Affonda in me lentamente e quasi lancio un grido di dolore. 
Inizia a muoversi, ma continua a farmi male. 
<Tutto okay?> mi domanda
<Sì…fa solo un po' male> 
<Mi fermo?>
<No, ti prego> 
Porto le mani sulle sue natiche e lo spingo di nuovo dentro di me. 
Ricomincia a muoversi con un movimento costante e delicato. 
Mi sfugge una lacrima che lui bacia e porta via. 
<Scusa, scusa, scusa> continua a ripetere baciandomi la faccia. 
Il ritmo aumenta di velocità e il dolore sì trasforma in adrenalina pura. 
Mi aggrappo alla sua schiena e muovo i fianchi al suo ritmo.
Affondo le unghie nella sua pelle e lui geme. 
Gli circondo la vita con i fianchi e lui mi stringe un seno con una mano. 
Mi bacia mordendomi un labbro e provocandomi un gemito più eccitato dell'altro. 
Dopo pochi minuti raggiunge il culmine ma non si ferma, non finché non vengo anche io. 
Dopodiché si lascia cadere su di me. 
Gli stampo un bacio tra i capelli e gli faccio i grattini sul braccio fino a quando non ci addormentiamo esausti. 

Spazio autrice
Ehi, questo era l'ultimo capitolo.
Spero di essermi fatta perdonare per l'assenza e per tutto il resto ;).
Purtroppo siamo arrivati alla fine. Ringrazio tutt* voi che avete letto la mia storia fino alla fine e mi avete supportato.
Vi ringrazio infinitamente.
Spero di "vedervi" alla prossima.
Vi voglio bene.
LC