Notte

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Dopo cena ci portano in giardino dove troviamo il prof. Carnevale e delle tele per pitturare.
Finalmente riesco a cambiare posto e a stare al fondo, vicino a me si siede Ale.
<Ma tu mi devi stare sempre appiccicato?> gli dico ironica
<Ma che cazzo vuoi?!> ride
<Dillo che non riesci a stare lontano da me neanche un secondo>
<Se se, ti piacerebbe>
Il prof richiama l'attenzione e ci da una consegna: "Vorrei che rappresentaste la vostra notte".

Quando abbiamo terminato tutti Carnevale mi chiama per esporre il mio disegno.
<Il mio disegno non è niente di chè, ci sono io in mezzo al buio travolta dai miei pensieri, che a volte sono troppo pesanti e mi schiacciano>
<E tutto questo?> mi chiede Carnevale indicando il fondo del disegno
<Ho disegnato una sagoma>
<E chi è?>
<Nessuno di specifico>
Non piangere, non piangere.
<Quest'omino rappresenta la mancanza di una persona su cui appoggiarmi e su cui fare affidamento>
Cerco di trattenere le lacrime mentre ingoio la saliva a sforzo.
<Quindi è un amico?>
Annuisco <Ho avuto molti amici falsi, anzi, tutti amici falsi e adesso non mi fido più di nessuno. So che non ci sono persone vere e so che pensano tutti a sé stessi>
Non riesco più a trattenere le lacrime e comincio a piangere. Mi volto dando le spalle agli altri.
<Molto spesso devo ricoprire io quel ruolo, ma fare tutto da sola non è facile>
<Qualcuno di voi, non si sente in dovere di aiutarla? Dimostrate che la gente non pensa solo a sé stessa>
<Certo> dicono in molti.
Alessandro si alza e corre ad abbracciarmi <Ci sono sempre per te se hai bisogno>
Mi asciuga le lacrime e io lo abbraccio di nuovo.

<Buonanotte> ci congeda il prof.
I sorveglianti ci accompagnano nei dormitori e prima che ci separassimo Ale mi dice: <Ti aspetto in stanza>
Gli faccio no con la testa e mi dirigo in dormitorio.
Le ragazze sono in cerchio a parlare, io mi sono chiusa nella stanza singola di Sara.
Qualcuno bussa alla porta.
<Bea posso entrare?> mi chiede per la centesima volta Sofia
<No>
<Allora esci tu e unisciti a noi>
<No Sofia, lasciami in pace. Non sono dell'umore giusto>
La lezione di Carnevale mi ha distrutta e mi devo ancora riprendere.
Sofia mi saluta e io torno a guardare il soffitto persa nei miei pensieri.

Pochi minuti dopo qualcuno bussa di nuovo.
<Sofia ho detto che voglio stare da sola!>
<Non sono Sofia...>
<Ale?>
<Già. Dai Bea apri la porta>
<Non ho voglia di parlarne>
<Non ne parliamo, apri solo la porta>
Non gli rispondo, sono indecisa su cosa fare.
<Per favore...>
Mi alzo e gli apro.
<Cosa vuoi?>
<Niente> si butta sul letto <Sono venuto per parlare, ma visto che tu non vuoi...>
Lascia la frase in sospeso e mi invita a sdraiarmi di fianco a lui.
Mi appoggio al suo petto e le lacrime iniziano ad uscire da sole, non le controllo.
<Bea piangi?>
<N-no>
<Mi stai bagnando la maglia>
Sorrido <Scusa> mi tiro su e lo guardo <O-ora mi riprendo okay? Non preoccuparti>
Annuisce <Okay> mi asciuga una guancia e rimane a guardarmi.
Siamo così vicini che sento il suo naso sfiorare il mio. Mi sento così strana, ma così bene.
Ale si avvicina leggermente, io faccio lo stesso.
Vieni ancora un po' più vicino ti prego.
"Toc toc".
Qualcuno bussa alla porta facendomi spaventare, Ale si allontana arrossendo.
<Raga posso entrare?> Sara <Scusate, ma sto morendo di sonno>
Mi alzo con Ale che mi segue.
Usciamo dalla stanza <Buonanotte Bea>
Che imbarazzo.
<'Notte Ale>

Direi che abbiamo fatto un passo avanti.
Fatemi sapere che ne pensate e lasciate una stellina (se vi va).
Grazie<3
LC

Amore e Odio ~ Alessandro GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora