Il bacio proibito

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<Bea…>
Mi sento scuotere da qualcuno e rispondo con un lamento.
<Bea> insiste la voce
<Mh, dimmi> rispondo senza aprire gli occhi
<Dormi?>
Sollevo le palpebre irritata dalla domanda e mi ritrovo Davide di fronte.
<Davi?! Che vuoi?>
<Ti va di fare due pasi?>
Sgrano gli occhi <Ma sei scemo?!> sento l’aria congelata da sotto le coperte, non ho la minima intenzione di muovere un muscolo.
<Non fa così freddo> dice come se mi avesse letto il pensiero <Ti devo parlare di una cosa>
Mi giro dall’altra parte <Me ne parlerai domani>
<Ti prego, Bea. È importante>
Sbuffo e mi volto verso di lui.
<Cosa mi devi dire?>
<Riguarda te e me>
Mi alzo. Usciamo dalla tenda e ci avviamo verso il lago.
<Porca puttana, menomale che non faceva freddo> mi stringo la coperta addosso
Ci sediamo in riva al lago e a stento riesco a tenere gli occhi aperti.
<Fa’ in fretta, non penso di resistere a lungo> lo incito
<Bea…ho ascoltato la tua lettera..>
Annuisco.
<Mi è piaciuta molto…ma vorrei che tu sapessi una cosa…>
<Cosa?>
<Voglio che tu capisca cosa hai davanti e voglio che tu non rimpianga niente>
<Di cosa stai parlando Davi?…cosa ho…>
Non ho il tempo di finire la frase che Davide poggia le sue labbra contro le mie in un bacio disperato.
Lo spingo via con tutta la forza che ho in corpo e gli stampo una cinquina in faccia.
Senza lasciarlo parlare, mi alzo e corro nella tenda.

Mi sveglio di soprassalto sentendo il fischietto del prof di ginnastica. Mi copro le orecchie con un cuscino, dopo quello che è successo con Davide non ho più chiuso occhio.
<Bea alzati!> mi urlano i miei compagni
Non mi reggo in piedi, sono distrutta e questo vuole farci fare il “risveglio muscolare”?
Sento qualcuno entrare nella tenda e prendermi a sacco di patate.
<Davide mettimi giù stronzo!> gli urlo
L’ho riconosciuto dal tatuaggio che ha sul braccio con scritto “Mom/Dad”.
Il fatto che si comporti come se non fosse successo niente mi dà ancora più sui nervi.
Mi metto le scarpe e cominciamo a saltare.
<Minchia ora ho bisogno di una doccia> dico a me stessa non appena il prof ci congeda.
<Detto…> dice Edo per poi prendermi in braccio <...fatto> mi lancia nel lago e mi butta la testa sotto l’acqua.
Senza pensarci due secondi, mi aggrappo alle sue gambe e lo faccio cadere.
<Questo è il karma amico mio>
Nella mia voce si può intuire la fierezza.
<Vaffanculo>
Si alza e andiamo in tenda a cambiarci.

Ehi, scusate l'assenza, ma è un periodo un po' particolare.
Come sempre spero vi piaccia.
Sto provvedendo a scrivere subito il prossimo capitolo in modo che sia più lungo e interessante.
Vi ringrazio per i voti e i commenti <3
LC

Amore e Odio ~ Alessandro GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora