<Signorine buongiorno!>
La sorvegliante suona quell’insopportabile campanella, ma oggi sono felice, c’è la gita.Raggiungiamo il preside nel cortile e lui inizia: “Siamo arrivati alla vostra prima uscita, ma, come vi avevo detto, a questa gita avrebbe preso parte solo chi se lo merita. Signor Maroni, lei ha mancato di rispetto la docente di inglese, disobbedendole e insultandola. Questo comportamento è inaccettabile, lei è espulso dal collegio”
Eccallà, lo sapevo.
Andiamo tutti ad abbracciare Davide. Mi dispiace per lui, mi ci ero comunque affezionata. Fa vedere che l’ha presa bene, ma ha gli occhi lucidi.
Ci vediamo fuori.Arriviamo ad Ostia con il prof. Raina che inizia a fare lezione.
Non ho voglia di ascoltare e non mi interessa la storia di una città. Mi appoggio alla staccionata dietro di noi e abbasso lo sguardo sulle mie scarpe.
<Immaginate che questa sia Ostia nel seicento> dice il prof.
Alzo la testa e vedo che ha un soffione in mano, istintivamente mi allontano il più veloce possibile. Mi guardano tutti senza capire.
<Scusate> scoppio a ridere <Sono allergica al polline>
<Allora lo posiamo> mi dice il prof. <Il nostro scopo, da storici, è quello di immaginare com’era la città. Sembra un enorme sforzo che verrà ricompensato. Per questo trasformeremo la nostra gita in una gara>
Appena sento la parola “gara” mi si illuminano gli occhi.
Finalmente un po’ di sana competizione.
Squadra verde: Edoardo, Anastasia, Rubino, Elisa, Valentina, Beatrice e Raffaele.
Siamo la più numerosa. Potrebbe essere un vantaggio se non ci fosse Rubino.
Scherzo. Forse.
Squadra bianca: Simone, Kim, Cristiano, Rebecca, Lorenzo e Federica.
Squadra rossa: Alessandro, Sofia, Giovanni, Matilde, Sara e Filippo.
<La squadra che vincerà avrà come premio…>
Siamo tutti a fare "Ooooh" scuotendo le mani.
<...hamburger e patatine>
Esultiamo tutti. Mangerò qualcosa di buono finalmente. Sto per piangere dalla splendida notizia. La vittoria è mia.
<In che cosa consisterà la gara: competizione atletico-culturale e sarà inerente a tutto ciò che dirò>
Tiro fuori carta e penna.
<Non ti ho mai vista così felice, neanche quando ti ho ficcato la lingua in bocca> mi prende in giro Ale
<Che romantico> lo prendo in giro a mia volta <Pronto ad essere sconfitto?>
<Vincerò io e scordati di ricevere un morso dal mio piatto>
<Occhio a ciò che dici, ti si potrebbe ritorcere conto. Non pentirtene>
<Non mi pento di niente><Che cos’era un giorno nefasto?>
La tensione è palpabile. Abbiamo risposto alla maggior parte delle domande. Se Rubino prende questo punto abbiamo vinto.
Abbiamo la bandierina, deve solo rispondere.
Ti prego, ti prego, ti prego.
Mi sto già gustando l’hamburger, ne sento già il sapore.
<Un giorno sfavorevole>
<SEEEEEE!> mi alzo ad esultare
<Fate schifo raga! Non sapete giocare!>
Ed ecco Rebecca che deve rovinare tutto. Le brucia perché ha perso.
<Rebe, non è che se non sai perdere>
<STAI ZITTA!> mi urla interrompendomi
<Stai zitta a me?! Ma chi ti credi di essere?>
<Cosa vuoi?> si avvicina minacciosa
Crede che mi farò indietro? Mi avvicino anch’io <Una bambina, ecco cosa sei>
Alcuni ragazzi, tra cui Ale, mi tirano indietro.
<Ma stai zitta va>
<Si impara a perdere all’asilo, bimba>
<Cogliona>
<Finiscila che stai rovinando la gita a tutti. Cresci!>
<Bea, Bea> Ale si mette davanti <Ora basta, lasciala perdere>
Sbuffo e annuisco. Mi abbraccia.
<Non credere che ti darò un pezzo di hamburger solo perché stai facendo il carino> scherzo
<Neanche una patatina?>
<No!>
Mi stacco e lo vedo ridere. Ogni volta mi incanto davanti al suo sorriso.
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Amore e Odio ~ Alessandro Giglio
FanfictionAvete presente quando vostra madre vi minaccia di mandarvi al collegio? Bene, la mia l'ha fatto sul serio. ⚠️contiene spoiler del programma ⚠️ COMINCIATA IL 29/12/2021 TERMINATA IL 19/06/2022