Amore e Odio ~ Alessandro Giglio

Divise

Ci hanno ammessi tutti, abbiamo salutato i genitori e siamo saliti nei dormitori. Le stanze singole se le sono prese Sofia e Lorenzo.
Ottimo, odio stare in una stanza in disparte.
Provo la divisa del collegio che mi fa altamente cagare, ma addosso pensavo stesse peggio.
<A parte le mutande da nonna non è così male dai>
Le occhiatacce delle ragazze mi fanno intuire il loro disaccordo e allora finisco di struccarmi e levarmi i piercing.
Gaia scoppia subito a piangere perché le fa schifo come le sta la divisa.
Stanca dei pianti e dei discorsi infiniti di Sofia, decido di andare dai maschi, o almeno provarci.
Mi affaccio alla porta ed ecco la signora sorvegliante davanti a me <Lei dove crede di andare, signorina Lombardi?>
Rispondo il più convincente possibile <Da nessuna parte...avevo bisogno di prendere una boccata d'aria...>
<Alla porta?>
Sento le ragazze ridere e mi trattengo a stento <Sì...>
La signora sorvegliante lascia perdere e continua <Vi aspetto nell'ufficio sorveglianti dove mi dovrete portare ogni oggetto proibito>
Appena la sorvegliante esce corriamo tutte a nascondere più cose possibili.
Io alla fine ho tenuto un profumo e del cibo, ho una fortissima sensazione che non mangerò niente.
Consegnate parte delle nostre cose è ora di cena. Ci hanno di nuovo separati, maschi da una parte e femmine dall'altra, finisco davanti ad Alessandro
<Chissà che merda ci daranno da mangiare...sono troppo preoccupata>
Si mette a ridere e fa segno di vomitare.
<Del magnifico minestrone>annuncia la sorvegliante
<Bene, io sono a posto grazie!> Urlo per farmi sentire dai sorveglianti
<Per secondo abbiamo: pesce finto>
Rimango a guardare disgustata il mio piatto mentre i miei compagni mangiano controvoglia.
<Signorina Lombardi> si avvicina la sorvegliante <Lei non mangia?>
<No, grazie>
<Come mai?>
<Sono piena da oggi, ho mangiato troppo prima di consegnarle la roba>
<Va bene, spero che domani mangerà qualcosa signorina>
<Non ci speri troppo>
<Come?!>
<Come?>
Sento i miei compagni ridere e la sorvegliante scuotere la testa per poi andarsene.
Dopo cena finalmente possiamo riposarci. Andiamo in camerata ed ecco Gaia che ricomincia a piangere.
Ma basta, sei appena arrivata tesoro.
Stasera almeno posso andare dai maschi. Prendo tutte le patatine che avevo nascosto e corro in camerata maschile e urlo: <Allora? Pronti per la festa?>
Applaudono tutti e Simone tira su il salame che avevano appeso dalla finestra.
<Qua c'è il pane più buono di tutta Roma> urla Alessandro
<Finalmente qualcosa di buono>
Strappo un pezzo di pane e mi butto sul primo letto che trovo.
<Guarda che se mi sfondi il letto mi incazzo> mi avverte ironico Ale
<Grazie per avermi dato dell'obesa Giglio>
Non so chi, ma mi hanno lanciato una palla fatta di carta e subito scatta la partita a calcio, ovviamente sono l'unica femmina che gioca.
Tra una chiacchiera e l'altra si fa l'ora di andare a dormire
<Buona notte a tutti>
Simone e Alessandro mi abbracciano e torno in stanza.