-1- "non possiamo mai sapere cosa il destino ha in serbo per noi"

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Stacy

11 anni prima

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<< Stacy il frigo è vuoto! >> urlò mio fratello dal piano inferiore << vai a fare la spesa allora. >> gli risposi continuando a leggere uno dei miei libri preferiti.
<< tra poco viene Logan e tu non vuoi rimanere da sola con lui. >> odio Logan, è il migliore amico di Ryan da più di dieci anni e non ci sono mai andata d'accordo.
<< cinque minuti e vado. >> gli risposi sbuffando.

Misi a posto il libro e scesi giù per poi prendere le chiavi e uscire.

Feci partire la mia playlist con "rolling in the deeps" di Adele e non avendo ancora preso la patente cominciai a camminare in direzione del supermercato, osservando ogni dettaglio e ogni colore del paesaggio intorno a me.

Nonostante sia pieno febbraio qui in California non fa affatto freddo. Il suono del mare accanto a me mi rilassa ed estrania dal mondo, a tal punto che non mi resi conto di star attraversando l'immensa strada proprio nel momento in cui una moto stava venendo a tutta velocità proprio nella mia direzione.

presente

<< capo, il carico è pronto per essere trasportato >> mi dice uno dei ragazzi che lavorano per me.
<< perfetto. Fa' venire qui Marc. >> gli rispondo congedandolo.
<< subito, capo >> appena il ragazzino esce torno al mio lavoro, e continuo a cercare informazioni sulla gente che rappresenta una minaccia per me e per la gente che lavora per me.

<< mi hai fatto chiamare? >> domanda Marc, il miglior informatico del gruppo, è molto intelligente e soprattutto molto leale.

<< si, c'è un carico pronto per te >> Marc annuisce.

<< ci sono novità? >> chiedo appoggiandomi con la schiena alla sedia di pelle sintetica su cui sono seduta.

<< nulla di nuovo, essendo la "banda" più temuta degli Stati Uniti hanno accettato quasi tutti. >> mi riferisce.

<< quasi? e chi non avrebbe accettato? >> chiedo retorica conoscendo già la risposta.

<< il capo della Cina e della Spagna >>

Spagna...appena sento quella parola non riesco a non ricadere nel flashback di quasi undici anni fa, quando lui mi ha lasciata sola ed è scomparso nel nulla senza lasciare tracce e dicendomi di non cercarlo più, ricaccio indietro i pensieri non appena Marc continua a parlare.

<< ha richiesto un colloquio, vuole accertarsi che non venga incastrato. Glielo concedo oppure possiamo farne a meno? >> chiede infine.

<< concediglielo. La Cina non accetterà e noi abbiamo bisogno di alleati. >> gli rispondo.

<< perfetto. Ti farò sapere la data. >> fa per andarsene ma lo fermo.

<< ti ho per caso detto di andare? >> si volta di nuovo verso di me con gli occhi sbarrati per il terrore.

<< hai scoperto qualcosa sul ragazzo? >> un rivolo di sudore gli bagna le tempie a causa del tono che ho usato, il tono di voce che ormai uso da un po' di anni a questa parte << si faceva chiamare Eris Dwmort >>.



ciao a tutti

scusate il capitolo un po' corto ma è soltanto un capitolo di passaggio

spero non ci siano errori e in caso ci fossero potete farmeli notare tranquillamente così che io possa correggerli

spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto

-A <3

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