25- "hey terremoto"

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Presente

Mi sveglio sentendo qualcosa stringermi da dietro, inizialmente vado in preda al panico, non dormo con qualcuno da anni.

Poi però, sentendo il suo odore al cocco, mi tranquillizzo.

Mi scosto piano cercando di non svegliarlo, e scendo giù in cucina, dove c'è Olga a preparare la colazione.

<< buongiorno Olga >> saluto sedendomi
<< buongiorno Anastasia, vuole anche lei dei pancake? >> chiede prendendo il piatto pieno di pancake probabilmente cucinato per Josh
<< no grazie, lo sai che non faccio colazione >> dico prendendo soltanto un bicchiere di latte.

<< invece la farai >> esordisce Josh entrando in cucina, con la faccia ancora assonnata si siede accanto a me
<< avevi questo problema anche anni fa, e come in passato ti aiuterò a superarlo anche ora >> dice cominciando a mangiare i pancake, ne mette due su un piatto che gli ha dato Olga e me lo mette davanti.

<< non ho bisogno del tuo aiuto, e comunque non mangio perché devo andare a lavoro >> dico alzandomi, entro in camera mia aspettando che mi segua, ed eccolo, è troppo prevedibile.

<< cosa dovrò fare il mio primo giorno di lavoro? >> chiede
<< sbaglio o ieri ti ho detto di non entrare in camera mia? >> domando entrando nella cabina armadio, tiro fuori un corpetto nero e una gonna in pelle, poi prendo le calze a rete e i miei stivali al ginocchio.
<< e poi ho dormito nel tuo letto >> mi ricorda
<< non è vero >> dico spogliandomi, ignorando il fatto che lui stia qui a guardare.

<< non negare l'evidenza mini Smith >> si raccomanda
<< sbrigati, tra mezz'ora devi essere in ufficio. Ti aspetto lì >> esco dalla stanza dopo essermi vestita.

Arrivo in ufficio, mi siedo e comincio a organizzare i prossimi incontri.
Dopo un quarto d'ora entra Josh nel mio ufficio e si siede sulla sedia davanti a me, resto concentrata sul messaggio da inviare non facendo caso a lui.

<< ti gira male oggi? >> chiede confuso
<< no >> rispondo
<< perché non mi parli? >> riprova di nuovo
<< sono impegnata >> dico inviando il messaggio.

Chiudo la pagina e riporto lo sguardo su di lui, incontrando il suo sguardo.

<< Stacy, so che non vuoi essere interrotta quando lavori ma Doron ha inviato un ragazzino con un messaggio >> dice Elisabeth entrando
<< fallo entrare >> porto lo sguardo sulla porta.

Entra un ragazzino che avrà si e no quattordici anni, e un po' impaurito comincia a parlare.

<< il capo ha detto che Josh lo ha tradito, e ne pagherà le conseguenze >> dice con la voce tremante
<< quanti anni hai? >> chiedo curiosa
<< tredici >> risponde
<< Doron ti obbliga a lavorare per lui vero? >> domando
<< s-si, ha ucciso mio padre e ora mi mantiene >> dice confuso
<< se vuoi posso aiutarti a liberarti di lui >> propongo
<< io non voglio uccidere nessuno >> mette in chiaro
<< continuando a lavorare per lui sarai costretto a farlo, ma quella parte spetterebbe a me >> spiego
<< devi soltanto rimanere qui in California, ti troverò io un posto dove stare e ti proteggerò così che non possa trovarti >> dico, lui sembra pensarci un po' su
<< Liz per ora portalo al l'appartamento di Logan, spiegagli tutto. Sono sicura che ci aiuterà >> lei annuisce e se lo porta dietro.

<< secondo te cosa vuole fare? >> chiede Josh
<< Doron? Sicuramente vorrà ucciderti >> dico facendo spallucce << ma non glielo permetterò, mi servono alleati >> aggiungo.
<< cosa hai intenzione di fare? >> chiede curioso
<< questa sera, come sempre ci sarà una delle tante gare clandestine, Doron c'è sempre, e dopo aver vinto la gara lo metteremo in trappola >> dico velocemente
<< la fai facile >> confessa
<< non sai quante minacce ho ricevuto durante questi anni, tu sei neutrale e non le ricevi ma io no >> rispondo
<< vado in bagno >> dico uscendo.

Mi chiudo nel mio bagno e riprendo fiato, c'è troppa tensione ultimamente.
Sobbalzo sentendo il telefono squillare, lo prendo e controllo il nome sullo schermo, Ryan, è una video chiamata.

<< ciao zia Stacy! >> esclama la piccoletta
<< ciao terremoto come stai? >> chiedo sorridendo alla figlia di mio fratello
<< io sto bene! Lo sai che sono fidanzata? >> dice la bambina che ha soltanto sei anni ma ne dimostra di più
<< davvero? E con chi? >> chiedo curiosa
<< con papà ovviamente! >> esclama ridendo
<< in effetti a papà sono sempre piaciute le ragazze più piccole >> lancio una frecciatina a lui che le sta accanto e lo sento ridere
<< e le bionde! Anche mamma è bionda, come me >> dice ridendo
<< zia, domani vuoi venire a cena? Puoi portare anche il ragazzo che era venuto qualche giorno fa >> dice
<< quale ragazzo? >> chiedo confusa
<< quello con tanti disegni sulle braccia, e gli occhi grigi e azzurri >> spiega, Josh è stato li?
<< d'accordo verremo, tu fai la brava però, altrimenti non veniamo >> mi raccomando
<< okay zia, allora ci vediamo domani >> dice attaccando.

Chloe è nata quando Eavy e Ryan si erano lasciati, Eavy era rimasta incinta e mi ricordo che aveva molto paura che avrebbe dovuto crescerla da sola.
Ryan promise che la avrebbe comunque aiutata nonostante non fossero fidanzati, ma poco dopo la sua nascita si rimisero insieme.

Chloe è una bambina adorabile, i capelli biondi della madre la fanno sembrare un angioletto.

È un po' un terremoto, ne combina di tutti i colori e da grande vorrebbe fare la stilista.

È praticamente uguale a Eavy, ma ha anche molti comportamenti di mio fratello.

Mi torna alla mente che tra neanche due ore si terrà la gara e io ancora non sono tornata a casa per cambiarmi e armarmi, non ho intenzione di uccidere Doron, ma non può permettersi di minacciare Josh, o qualsiasi persona che lavori con me.

Ciaoo
Sono riuscita ad aggiornare anche oggi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate.

Vi piace Chloe? Chi vi ricorda?

Al prossimo aggiornamento.

-Asia

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