31- "importa soltanto chi siamo ora"

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Presente

Un rumore assordante mi sveglia nel cuore della notte, guardo lo schermo del telefono notando che Logan mi sta chiamando.

<< spero tu abbia una motivazione valida per chiamarmi a quest'ora >> biascico ancora assonnata
<< si, scusa se ti ho svegliata ma papà vorrebbe parlarti >> dice
<< va bene, dieci minuti e arrivo >> attacco.

Mi alzo, metto una tuta e una felpa nera e scendo giù in cucina per prendere un caffè.
Mi siedo due secondi per berlo tranquillamente.

<< perché sei già sveglia? >> chiede Josh alle mie spalle
<< devo andare da Logan >> dico con la mia poca voglia di vivere
<< alle quattro e mezza di mattina? >> chiede confuso
<< suo padre mi deve parlare >> rispondo
<< tu perché sei già sveglio? >> domando dopo aver finito il caffè
<< non dormo tanto la notte, e mi sembra di aver capito che neanche tu dormi tanto >> dice riferendosi alla notte in cui è venuto in camera mia
<< ormai ci sono abituata >> dico alzandomi per prendere le chiavi
<< ci vediamo dopo a lavoro? >> chiede
<< torno prima a casa per cambiarmi >> dico uscendo di casa.

Prendo la moto e parto in direzione di casa sua.
Una volta arrivata mi apre la porta il loro maggiordomo e subito mi viene incontro Chris, il padre di Logan.

<< Anastasia, grazie di essere venuta >> dice abbracciandomi
<< Logan ha detto che dovevi parlarmi, è successo qualcosa? >> chiedo
<< niente di negativo, solo che non hanno diviso bene i beni dei vostri genitori dopo la loro morte >> spiega
<< mi pare di aver già detto che non volevo niente da lei >> dico
<< da tua madre, ma la casa in montagna apparteneva a Blake non a Amibeth, e so che tu adoravi la casa in montagna quindi volevo dartela >> spiega con tono pacato
<< va bene. Grazie Chris >> dico grata uscendo di casa.

Pensavo fosse successo qualcosa di grave per avermi chiamata a quest'ora, ma probabilmente è perché tra poco dovrà ripartire per Seattle e mi voleva dare la notizia di persona.

Entro in casa cercando di non far rumore, magari Josh è riuscito ad addormentarsi mentre non c'ero.
Ma capisco che non è così vedendolo seduto sulla spiaggia a guardare il sole sorgere, cosa che facevamo spesso qualche anno fa.

Tolgo le scarpe e esco anche io raggiungendolo li.
Mi siedo accanto a lui e per un attimo sembra sorpreso ma poi torna a guardare davanti.

<< cosa voleva il padre di Logan? >> chiede infastidito.

Ma infastidito di cosa?

<< mi ha affidato la casa in montagna >> rispondo studiandolo, cercando di capire perché è nervoso
<< perché? >> chiede
<< mamma e papà sono morti, avevano dato praticamente tutto a mio fratello e le poche cose che mi avevano lasciato le ho rifiutate, ma Chris ha insistito nel prendermi almeno la casa in montagna perché sa che mi piaceva molto >> spiego
<< la casa in montagna era bellissima >> dice viaggiando tra i ricordi
<< è stata li la nostra prima volta >> sussurra con malinconia
<< e li mi hai aiutata anche con la questione del cibo >> dico con un mezzo sorriso sul volto
<< hai fatto tutto da sola in realtà >> afferma convinto
<< non fare il modesto mi hai aiutata tanto in quel periodo >> dico, mi volto verso il mare piatto.

Mi alzo in piedi e mi sfilo tuta e felpa.
<< cosa stai facendo? >> chiede confuso vedendomi in biancheria intima
<< facciamo il bagno >> dico ovvia ponendogli la mano, lui la afferra e si sfila la maglia e i jeans.

Poi senza avvisare mi prende in braccio e comincia a correre verso l'acqua ridendo, e questa risata, quella che non sentivo da troppi anni mi provoca una gioia enorme che mi riempie il cuore.

Perché in questo momento non mi importa cosa è successo in passato, non importa che lui era andato via, non importa che entrambi siamo due persone completamente diverse da quando ci siamo conosciuti, importa soltanto che siamo ora.
Un ragazzo, ormai uomo, che una volta è stato ucciso dentro dalla morte della sorella, ma che ha ritrovato la felicità in un'altra persona.
E una ragazza, ormai donna, che è stata distrutta dalla perdita di suo figlio ma che continua ad andare avanti nonostante tutto.
Entrambi con un solo obbiettivo: rendere giustizia alla piccola Madison Cooper, una ragazza troppo giovane per quello che le è successo.

Magari le scelte di entrambi non sono state delle migliori, ma sono scelte fatte con il cuore, per salvare qualcun'altro, anche se quella scelta li ha distrutti entrambi.

Ciao!

Sono riuscita a publicare un'altro capitolo e spero che anche questo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo al prossimo aggiornamento!

-Asia

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