-6- "stacy repsira"

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Stacy

11 anni prima

Cercai di arrampicarmi sul bancone della cucina per aprire lo sportello in cui si trova la pasta, e mi chiesi; perché mia madre non poteva farmi anche solo qualche centimetro più alta? Perché il mio metro e cinquanta mi penalizza molto considerando che non riesco neanche a prendere un dannato pacchetto di pasta.

<< Stacy così ti farai male >> mi avvertì Josh.
<< nah, ci sono abituata >> dissi allungandomi ancora un po'.

<< attenta >> disse nel momento in cui stavo per perdere l'equilibrio, ma poi lo ripresi e riuscii ad aprire lo sportello e prendere la pasta.

<< visto? Ci sono riuscit- >> non feci in tempo a finire la frase che persi l'equilibrio di nuovo.

Mi ritrovai circondata dalle braccia muscolose di Josh << grazie >> dissi scendendo.

<< ti avevo detto che saresti caduta, dovevi lasciare che lo prendessi io >> disse sfilandomi il pacchetto dalle mani e dirigendosi ai fornelli.

<< cosa mi cucini? >> chiesi ignorando ciò che aveva appena detto.

<< spaghetti al sugo, non mi va di stare troppo tempo a cucinare. E comunque non cucino solo io, tu devi imparare >> disse riempiendo una pentola d'acqua.

<< non so se uscirà qualcosa di commestibile però >> andai a lavarmi le mani.

<< ci sono anch'io in cucina, è ovvio che uscirà un capolavoro >> cominciò a preparare il sugo mentre l'acqua della pasta si scaldava.

<< molto divertente >> lo lasciai un secondo da solo in cucina e salii in camera per cambiarmi, e mi misi una tuta e un felpone di mio fratello per non avere freddo, e poi tornai di sotto.

<< a che punto sei? >> chiesi.

<< ho quasi finito, menomale che dovevi imparare >> rispose.

<< prima o poi imparerò >> dissi cominciando ad apparecchiare per due.

<< ti piace? >> chiese Josh non appena misi il boccone in bocca.

<< sono molto buoni >> dissi sorridendo.
<< mi fa piacere, anche se non sono buoni come quelli di mia sorella >> disse cominciando a mangiare anche lui.

<< che tipo è tua sorella? >> chiesi ma me ne pentii subito dopo aver visto la sua faccia.
Non sapevo se avrebbe risposto, non sembrava intenzionato a farlo.

<< era una sfigata, passava le giornate a leggere romanzi e a studiare >> rispose dopo qualche minuto.

<< allora se lei era una sfigata lo sono anche io >> dissi, decisi di non far domande sul fatto che ha usato il passato.

<< siete molto simili, in effetti >> finì di mangiare e portò il piatto in cucina.

<< ora devo andare, avevo promesso a mia nonna di tornare entro le dieci di sera e sono quasi le nove e mezzo >> disse prendendo la giacca di pelle.

<< ci vediamo a scuola mini Smith >> mi salutò << a domani >> dissi prima che uscisse.

Una volta sola salii in camera e presi la mia vecchia copia di orgoglio e pregiudizio, avrò letto questo libro almeno una ventina di volte ma è come se non l'avessi mai fatto.

Mi addormentai proprio leggendo.

La mattina dopo mi alzai prima della sveglia e scesi giù a fare colazione, più o meno mezz'ora dopo sentii suonare il campanello e dopo essermi vestita con un jeans e una felpa nera scesi per vedere se fosse tornato mio fratello, anche se di solito torna in tarda mattinata, e doveva tornare tra una settimana, perciò mi sembrava strano che fosse già tornato.

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