-11-"troverò un accompagnatore"

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Stacy
11 anni prima

Ormai manca una settimana alla partita più importante del campionato, come al solito mi sono presentata a tutti gli allenamenti, e ho continuato ad allenarmi a casa per conto mio, voglio arrivare preparata alla partita e Josh mi ha anche aiutata in alcune cose che ancora non riuscivo a fare, siamo diventati ottimi amici in questi giorni e costa dirlo ma forse io non lo vedo soltanto come un amico, la cosa non è una novità; da quando sono piccola mi piace qualsiasi ragazzo mi dia anche la minima attenzione, anche se le sue non sono attenzioni di quel genere credo di avere un piccola cotta per lui ormai.

Ma lui si frequenta con tante ragazze perciò non ho molte possibilità.

<< Stacy mi stai ascoltando? >> Jacob mi riporta alla realtà.

<< no scusa, stavo pensando alla partita >> mi scuso io, mentendo.

<< non pensi ad altro da almeno due mesi >> mi ricorda.

<< lo so, è che è una partita molto importante >> mi giustifico.

<< di sicuro non più importante di quello che ti stavo dicendo >> dice.

<< cosa stavi dicendo? >> domando.

<< domani sera c'è il gala di beneficenza, quello per le persone affette dalla sindrome di down, me ne ha parlato tua madre e ha detto di trovarti un accompagnatore o dovrai andare con Logan >> mi spiega.

<< io non andrò con Logan >> ribadisco.

<< perché devo trovare per forza un accompagnatore? Non posso andare da sola? >> chiedo esasperata.

<< lo sai che tua madre vuole che tu sia accompagnata da un uomo >>  odio questi gala proprio per questo motivo.

<< troverò un accompagnatore >> mi alzo dal letto per prendere la borsa da allenamento.

<< vieni a vedere gli allenamenti? >> chiedo al mio migliore amico.

<< si oggi non ho niente da fare >> si alza anche lui e prende le sue cose, scendiamo le scale e entriamo nella sua macchina.

<< sai con chi ci andrà mio fratello? >> gli chiedo quando mette in moto.

<< ha detto che è della nostra scuola ma non ha voluto dirmi chi è >> risponde.

<< e tu? >> chiedo.

  << Alexia >> risponde facendo un piccolo sorriso.

<< aspetta... Alexia Dobrev!? La ragazza del corso di storia, l'amica di Eavy? >> chiedo stupita.

<< proprio lei, non sapevo con chi andare perciò ho chiesto alla prima che mi è capitata >> risponde con un alzata di spalle.

<< beh lei mi sta simpatica >> rispondo io, siamo arrivati a scuola e quando scendo trovo il coach e Josh che parlano probabilmente della formazione della partita.

Saluto velocemente il coach mentre Jacob va a sedersi sugli spalti e vado nello spogliatoio femminile.

<< posso entrare o sei svestita? >> sento Josh bussare alla porta.

<< entra >> dico tirando fuori la divisa dalla borsa.

<< io e il coach stavamo pensando di farti fare il capitano alla partita >> dice appoggiandosi allo stipite della porta.

<< ma dovrebbe spettare a te, la squadra è la tua io e le ragazze siamo solo in prestito >> mi volto verso di lui.

<< se tu fai da capitano magari altre ragazze entreranno a far parte della squadra, così la gente smetterà di credere che il football è un gioco unicamente per maschi >> non è una brutta idea, ma non vorrei privare Josh della possibilità di fare il capitano.

<< non so se è una buona idea >> mi siedo sulla panchina dove ho appoggiato la borsa.

<< e se sbagliassi qualcosa? Se dovessi svenire in campo? >> chiedo.

<< ti prenderei io >> dice sorridendo, con uno sguardo tra il divertito e intenerito.
<< non fare lo stupido sono seria. Non ho mai fatto da capitano a una partita così importante non so se potrei sopportare l'ansia >> dico seria.

<< so che ne sei in grado >> risponde serio anche lui.
<< e va bene >> cedo alla fine, ma poi ho un'idea.
<< ma ad una condizione >> aggiungo.
<< quale? >> chiede curioso.

<< domani sera c'è un gala di beneficenza a cui sono obbligata ad andare, e mia madre mi ucciderà se non mi presento con un accompagnatore >> lui alza il sopracciglio sinistro.

<< perché non puoi andarci da sola? >> chiede confuso.
<< me lo chiedo anche io ma non è questo il punto. Se vuoi che faccia io il capitano dovrai accompagnarmi >> dico.

<< va bene >> accetta.

<< va bene? Pensavo che sarebbe stato più complicato convincerti >> mi tolgo le scarpe in tanto.
<< non ho niente di meglio da fare >> dice.

<< questa sera invece hai da fare? >> chiede, sembra... nervoso? No, non può essere.
<< no, perché? >> chiedo confusa.
<< ti passo a prendere alle 18:30, ti porto a cena da me >> dice e poi esce, lasciandomi li impietrita.

Perché vuole portarmi a cena da lui?

Mi cambio velocemente e rimetto i vestiti di prima in borsa, sto per uscire quando ho un improvviso giramento di testa e sono costretta a reggermi sulla panca.

Cerco di capire a cosa sia dovuto, magari a un calo di zuccheri o forse...

È da ieri sera che non mangio niente dovevo aspettarmelo.

Appena passa mi affretto ad uscire dallo spogliatoio per raggiungere la squadra.

Gli allenamenti procedono come ogni giorno, e anche se ogni tanto ho avuto qualche giramento come quello di prima, sono riuscita ad allenarmi tranquillamente.

Appena finito torno nello spogliatoio mi cambio e vado in contro a Jacob e Eavy che ci ha raggiunti a metà allenamento.

<< ho bisogno del vostro aiuto >> esordisco appena arrivo davanti a loro.

<< per cosa? >> chiede Jacob.

<< ve lo spiego in macchina, andiamo che ho poco tempo >>

Ciaoo

Ecco un'altro capitolo sul passato.
Che ne pensate?
Mi scuso per eventuali errori.

-A

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