-2- "non male come primo incontro "

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11 anni prima

Per fortuna la moto si fermò in tempo.
Il ragazzo che stava guidando si tolse il casco e scese dall'abitacolo, mostrando una chioma castana con delle sfumature color miele e due occhi dello stesso colore del cielo in tempesta. Ha dei lineamenti delicati, il naso leggermente all'insù e le labbra carnose.
Le braccia sono percorse da almeno una trentina di tatuaggi raffiguranti ognuno cose diverse.
Indossa dei jeans strappati neri e la t-shirt del medesimo colore attillata, ha anche un chiodo di pelle nero.

<< scusami ,non ti avevo vista. Ti sei fatta male? >>

<< no, sto bene. Comunque scusami tu sono io che dovevo guardare prima di attraversare >> mi scusai dato che la colpa era soltanto mia.

<< non è vero, avevo superato la soglia della velocità, la colpa è mia...>>

<< comunque vorrei offrirti almeno un caffè. Sai, per farmi perdonare per questo primo incontro disastroso >> disse grattandosi la nuca con fare nervoso.

<< in realtà dovrei andare a prendere qualcosa da mangiare per pranzo >> dissi cercando di sembrare il meno scortese possibile.

<< non c'è problema, dopo aver preso il caffè ti accompagno a prendere da mangiare e poi ti riaccompagno a casa >> ci riflettei qualche secondo mentre lui mi guardava speranzoso.
<< va bene >> mi ritrovai a dire, anche se uscire con uno sconosciuto era una mossa azzardata.

<< Comunque a me non sembra male come primo incontro. E non mi hai ancora detto come ti chiami, non posso andare a prendere un caffè con uno di cui non so neanche il nome .>>

Lui accennò un sorriso che si avvicinava più a una smorfia << Josh Cooper >> si presentò << Stacy Smith >>

<< tuo fratello è Ryan, il più popolare della scuola? >> disse per nulla sorpreso.

<< e tu sei il capitano della squadra di football >> risposi.

<< quindi mi avevi riconosciuto >> fece di nuovo quella smorfia.

<< non ne ero sicura >> risposi, mentendo. Ne ero certa.

<< io ero sicuro che fossi tu, invece >> si avvicinò alla moto e mi fece cenno di salire, vedendomi il suo casco.

Josh fece come aveva promesso, dopo aver preso il caffè e aver chiacchierato un po', mi ha accompagnata al supermercato e siamo arrivati davanti casa mia.

<< ci si vede a scuola, Smith. >> mi salutò dopo essere scesa dalla sua moto.

<< e agli allenamenti. >> aggiunsi, ignorando la sua espressione.

<< vieni a vedere gli allenamenti? >> chiese confuso e allo stesso tempo stupito.

No, non andavo a vederli.

<< domani vedrai >> dissi, prima di fargli un cenno con la mano ed entrare in casa.

Quando entrai c'era la luce della cucina accesa perciò andai lì per posare quello che avevo comprato.

<< hai impiegato tanto tempo a fare la spesa, eh? >> disse la persona che tanto odio, facendomi quasi prendere un infarto.

<< si, sai com'è, non tutti hanno la patente >> dissi e Logan mi guardò male, sapeva che la macchina non c'entrava nulla.

<< quindi vorresti dirmi che non sei appena andata in moto con un ragazzo tatuato dalla testa ai piedi? >> disse avvicinandosi a me, con sguardo minaccioso.

<< oh se Ryan lo sapesse... sai credo che glielo dirò >> ghignò con soddisfazione.

<< non ne hai le prove >> dissi stringendo la mascella.

<< e poi, pensi che Ryan crederebbe a te e non a me? La sua sorellina, che non fa mai nulla di sbagliato e che passa le giornate sui libri? >> dissi questa volta avvicinandomi io a lui, con il suo stesso sguardo di sfida.

<< prima o poi lo scoprirà. Non puoi tenerglielo nascosto. >> sibilò.

Proprio in quel momento la porta si aprì e Ryan entrò << cosa dovrei scoprire? >>

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