41-"ci sei riuscita"

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Presente

Sono le 18:30, manca mezz'ora al mio incontro con Jack e dire che sono in ansia sarebbe un eufemismo.
Non perché io abbia paura di lui, saprei difendermi, ma ho paura di non riuscire a scoprire quello di cui abbiamo bisogno.
Ora sappiamo che lei è viva e dobbiamo trovarla a tutti i costi.
Non posso neanche immaginare cosa abbia provato lei a stare rinchiusa per ben diciott'anni.

<< tieni >> Josh mi porge degli auricolari, praticamente invisibili ad occhio nudo, poi mi attacca qualcosa alla giacca di pelle
<< con questi vedrò e sentirò tutto, sarò nell'angolo il modo che non mi veda. In caso dovessi aver bisogno di aiuto ci sarò >> mi rassicura
<< non gli permettere di toccarti >> dice contraendo le mascelle.

Posa le mani ai lati del mio viso e mi guarda negli occhi, sta cercando di trasmettermi tranquillità,
<< puoi farcela >> afferma convinto.
<< andiamo altrimenti farò tardi >> dico uscendo di casa.

Salgo sul sedile del passeggero e poi partiamo.
In caso non riuscissi ad ottenere informazioni dovrò passare al piano B, di cui Josh non è a conoscenza perché l'ho pensato soltanto adesso.

Una volta arrivati all'angolo dove aspetterà Josh, scendo.
Girando vedo subito la sua sagoma, è fermo sul retro del bar.

Gli vado in contro, mostrando un coraggio che in realtà in questo momento non mi appartiene.

<< Anastasia, sei venuta davvero da sola >> dice stupito
<< perché cosa ti aspettavi? >> chiedo seccata
<< pensavo che Josh non ti avrebbe lasciata venire >> confessa
<< Josh non sa che sono qui >> mento
<< davvero? E lui dov'è? >> chiede sospettoso
<< a casa, stava dormendo quando sono uscita >> affermo
<< quindi se io lo chiamassi ora, lui risponderebbe? >> chiede,

Bingo!

<< probabile >> dico.

Lui tira fuori il suo telefono e lo chiama, per fortuna io e lui siamo in chiamata da un'altro dispositivo, quindi può rispondere.

<< ciao Josh, che fai? >> chiede Jack
<< ah scusa se ti ho svegliato, allora ti richiamerò >> afferma rimettendo al suo posto il telefono.

<< sai perché ti ho fatta venire qui Anastasia? >> chiede avvicinandosi, rimango ferma al mio posto, non indietreggio
<< perché sei una ragazza molto intrigante, è un vero peccato che tu sia fidanzata. Sai perché sei intrigante? >> comincia a girarmi intorno, io non fiato
<< stai attenta >> sento dire da Josh negli auricolari
<< perché non scappi, ad esempio ora non stai indietreggiando. Non hai paura >> se solo sapesse che sto morendo dentro per la paura
<< non ho paura perché in caso tu facessi un passo falso, potrei tranquillamente reagire >> dico
<< oh no che non potresti >> dice allungando una mano in direzione del mio fianco
<< non farti toccare >> si raccomanda Josh.

Fermo la mano prima che mi tocchi, e con l'altra mano gli do un pugno alla mandibola facendolo cadere a terra.
<< dicevi? >> chiedo mettendo il tacco dello stivale sul suo petto.
<< sei una puttana >> dice, spingo sempre di più lo stivale verso di lui, finché non riesce più a respirare.

Poi lo lascio lì e me ne vado.

<< parti >> dico entrando in macchina, Josh non se lo fa ripetere di nuovo che è già partito
<< sei stata grande >> afferma sorridendo
<< sei in grado di rintracciarlo con la chiamata? >> chiedo in ansia
<< si, però dovrò monitorare i suoi spostamenti da oggi a domani, in caso dovessimo scoprire qualcosa ho già tutto pronto >> afferma lanciandomi un occhiata preoccupata.

<< Ryan ha insistito nel venire a cercare Madison con noi, in caso uno di noi dovesse ferirsi uscirà dal furgoncino >> dice
<< d'accordo, preferirei che non venisse, ma non sono nessuno per impedirglielo >> rispondo.

Arrivati a casa entro subito in camera mia e lui mi segue.
<< Stacy ci sei riuscita, ora possiamo salvare mia sorella >> dice guardandomi negli occhi
<< ora però arriva la parte più pericolosa >> dico preoccupata.

Sono preoccupata perché quel presentimento non mi ha abbandonata neanche un secondo.

Ciaoo!

Mancano più o meno cinque capitoli!

Spero che vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo aggiornamento

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