-9-"quale lettera?"

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Presente

<< credo di doverti dare il bentornato >> dico entrando, e il ragazzo, mi correggo: ormai l'uomo, nel sentire la mia voce alza di scatto la testa un po' stordita probabilmente da qualche sostanza per addormentarlo.
Mi riconosce ancora prima di vedermi.

  << Stacy? >> chiede confuso.
<< in persona >> mi fermo davanti a lui, rivolgendogli un ghigno compiaciuto.

<< che c'è ? Sei sorpreso di vedermi Josh? >> chiedo con tanta di quella falsità che sono anni che uso.

<< direi di sì >> dice confuso.
<< cosa ci fai qui? lavori per loro? >> chiede.
Un sorriso di sfida si fa largo sul mio volto.

Sono passati molti anni, mio caro Josh. Le cose cambiano, e la tua dolce Stacy non c'è più.

<< in realtà, sono loro che lavorano per me >> rispondo soddisfatta.

<< tu sei il capo? >> dice incredulo.

<< sai perché sei qui Josh? >> ignoro la sua domanda facendo una io.

<< probabile, ma non hai risposto alla mia domanda >> risponde.

<< si sono il capo. Ora però, dimmi perché cazzo ci hai rubato il carico >> dico seria appoggiandomi al muro della cella.
<< mi serviva >> risponde vago.

<< per cosa? >> chiedo.
<< Doron lo voleva in cambio di un alleanza >> risponde osservandomi.

<< sei... diversa >> aggiunge poi.

<< il tempo passa, e non cambiare argomento. Davvero volevi allearti con quel figlio di puttana? Sai che il capo della Cina non è per niente leale? >> gli chiedo.

<< si lo so, ma non sapevo se potevo fidarmi di te, non sapevo neanche che fossi tu il capo >> dice ancora stupito, ma allo stesso tempo preoccupato.

<< beh ora lo sai, e sai anche che puoi fidarti di me. Dammi il mio carico e nessuno si farà male, stringeremo un'alleanza noi due e non chiedo nulla in cambio >> propongo.

<< va bene, ma slegami almeno >> mi avvicino e taglio le corde con il pugnale che avevo attaccato alla coscia, sotto la gonna.

<< grazie >> dice << non ringraziarmi, stabiliremo l'accordo dopo ora vieni con me >> gli dico brusca.

<< dove? >> chiede confuso.

<< da Margaret, non hai la più pallida idea di quanto lei soffra la tua mancanza >> gli rispondo.
Il mio tono è duro, ma è quel che merita dopo averla lasciata sola

<< dovevo immaginarlo che tu e mia nonna sareste diventate migliori amiche quando me ne sono andato >> dice sorridendo leggermente.

<< aveva bisogno di qualcuno e tu non c'eri >> il mio tono è severo, ma deve capire che sua nonna ha passato un periodo bruttissimo.

<< l'ho fatto solo perché sapevo che ci saresti stata tu >> si giustifica.

<< ma ovviamente non hai neanche minimamente pensato che potessi stare male anche io >> mi innervosisco, non avrei dovuto dirlo. Gli ho fatto capire che sono stata male per lui.

Cominciamo a salire le scale e usciamo dalla struttura.

<< sapevo che eri forte e che lo avresti superato, e ora ne ho la conferma, nonostante penso che tutto questo sia troppo pericoloso per te >> dice alludendo alla mia "nuova" vita da quando lui se n'è andato, salgo in macchina e appena sale anche lui parto con la mia solita velocità.

<< ma tu non odiavi la velocità? >> chiede confuso << le cose cambiano Josh >> rispondo restando concentrata sulla strada, perché è l'unica cosa che posso fare per non girarmi a guardarlo, perché solo rimanendo concentrata posso riuscire a sembrare quella che in realtà non sono, o almeno non del tutto.

Poco dopo siamo arrivati davanti casa di Marg e quando suono sento di nuovo i suoi passetti venire in contro alla porta.

<< oh Stacy sei tornat- >> si blocca non appena vede il ragazzo dietro di me.

<< ciao nonna >> la saluta lui un po' a disagio, probabilmente ha paura della sua reazione.

<< Josh?! >> esclama lei abbracciandolo, e questa scena mi fa commuovere ma per non farlo vedere tiro fuori il telefono e invio un messaggio veloce a Marc in cui gli dico di vederci al Boul; un locale in cui vado di solito, e gli scrivo anche l'orario.

<< dove diavolo sei stato? Hai almeno la minima idea di quanto ci hai fatte preoccupare? Sono undici anni che non ti fai né vedere né sentire, eri completamente sparito, mi hai lasciata sola, Josh! Non mi hai neanche detto dove eri, perché te ne sei andato? Perché ci hai abbandonate? >> la sento singhiozzare nelle braccia del nipote.

<< scusami nonna, non volevo farti preoccupare e non posso dirti dove sono stato né perché sono partito, ma ora sono qui, e non me ne andrò per un po' >> cerca di rassicurarla.

<< sei un incosciente! La mia piccola Stacy stava impazzendo all'idea che fosse colpa sua! >> gli urla in faccia.

Ecco, ora sa anche che credo sia stata colpa mia.
Perfetto.

<< Stacy avrebbe dovuto sapere che non era colpa sua dopo la lettera che le ho lasciato >> si giustifica.
E io mi blocco.
Lettera?

<< quale lettera? >> chiedo io mettendo via il telefono.

<< la lettera che ho lasciato a tuo fratello, aveva detto che te l'avrebbe data >> dice confuso anche lui.

<< non mi ha dato nessuna lettera >> mormoro, con la rabbia che comincia a scorrermi nelle vene.

<< quindi tu hai davvero pensato che ero andato via per colpa tua? >> chiede afflitto.

<< si, non c'erano altre motivazioni >> dico confusa.

<< Marg ti lascio parlare un po' con lui >> le dico allontanandomi da lui di un passo.

<< ho un fratello da fare a pezzi >> sibilo poi dirigendomi alla macchina.
Sono sicura che mi abbiano sentita, ma non importa.


Ciaoo
Oggi doppio capitolo!
Fatemi stare cosa ne pensate e magari perché secondo voi Josh è andato via 11 anni fa.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

-A <3

IDFCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora