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Io mi alzai e mi tirai su gli slip e i jeans.Poi andai a sedermi con lui.
Ero ancora eccitata, e loguardavo come si guardano i dolci dietro alla vetrina di una pasticceria...
《Secondo te sono troppo troia?》
《Che?》Rise《Ma dove ti vengono certe idee?》《Non lo sei. Sono io l'unico ragazzo che ti ha mai toccata, leccata, assaporata. E quindi sei mia, non sei troia》
《Sei troppo possessivo》
《Sopratutto nel sesso》Appuntò lui.
Invece di mangiare ci mettemmo a ridere sulle sciocchezze che mi uscivano dalla bocca...
Finito di mangiare lui andò a dormire stanco, ed io restai a pulire... Come la sua dolce mogliettina.
《Gabriele》Sussurrai 《Svegliati, sono le cinque... sta sera non dormi se continuai così》
Lui si svegliò di scatto.
《Ma che cazzo. Sto solo facendo riposare gli occhi, mica dormo》Rispose alterato.
《Io ti conosco. Dai alzati》
《Mi fai il caffè?》
《No》Sorrisi burlandomi di lui.
《Se mi alzo e non trovo il caffè pronto ti soffoco a furia di baci》Rise , poi sbadigliò .
Io andai a preparargli i caffè mentre aspettavo lui che si alzava.
《È pronto》Gridai dalla cucina.
E lui venne a sedersi al tavolo della cucina sbadigliando.
Era bellissimo solo in boxer.
Spalle larghe, addominali scolpiti, grossi ricci neri e una faccia assonnata.
《Mettiti le scarpe, o prenderai freddo. Le malattie si prendono dai piedi》Ordinai severa.
Lui si avvicinò a me e mi diede una pacca sul sedere mentre stavo per prendere la tazza del caffè.
《Parli come mia nonna...》Rise assonnato.
《Ho dovuto farlo. Con mia madre che sembra una quindicenne. Ero sempre io a fare tutto in casa》
《Sei troppo matura per la tua etá.  Meno male che ci sono io. Sennò con la testa che ti ritrovi restavi pure single e vergine a vita》Rise stringendomi il sedere.
《Dai scemo, togliti》.
Andò a sedersi sul tavolo, mentre io gli versavo il caffè nella tazza.
《Ecco. Tieni》
《Grazie》Mi afferrò per il braccio e mi baciò improvvisamente.
《Il caffè va con lo zucchero》Disse leccandosi le labbra.
-Oddio che dolce-Pensai totalmente presa dalle sue parole.
《Vuoi uscire?》Chiese bevendo il caffè mentre io messaggiavo con uno dei pochi amici che avevo, con lo sguardo fisso su quello schermo del telefono.
《Volevo andare da mia madre. Ma poi ho pensato che tu non mi ci porteresti mai. Quindi andiamo dove vuoi》
《Da tua madre. La devo conoscere. E dirgli che vengo al matrimonio》
《Cosa?》
《Si scema》Sorrise《Vengo...Ho chiamato prima il mio "capo" e mi ha dato tre giorni liberi. Perche io non chiedo mai giorni liberi o permessi》Rise.
《Amore che bello》Sorrisi alzando la testa verso di lui...
《Si》Sorrise.
Lo amovo follemente... stava per diventare tutto...

Solo sesso. Con il ragazzo che amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora