CAPITOLO 26

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POV CASSANDRA.

Odio il tempo, è una cosa che ho sempre odiato, lo scorrere del tempo, il non fermarsi mai.

Al tempo non importa se tu stai bene o stai male, se sei triste o felice, se stai vivendo o morendo, il tempo continua a scorrere, non si ferma, ti fa adattare a lui. Ai suoi ritmi. Ai suoi rintocchi.

Al tempo non importa se Rain è in questo letto d'ospedale. Al tempo non importa se sono passate già ventiquattro ore.

Ventiquattro ore senza che lui apra i suoi splendidi occhi, ventiquattro ore senza che lui mi chiami ragazzina.

Sono rimasta con lui per tutto il tempo, dormendo a tratti solo per la stanchezza eccessiva. Non voglio allontanarmi da lui nemmeno un attimo perché ho paura, ho paura che senza la protezione mia e di mia mamma lui possa lasciarmi.

Mi sento così terribilmente in colpa per ciò che è accaduto, mi sento un assassina, sento che il colpo di pistola sia partito da me.

È tutto così sbagliato.

Ho lasciato che Laila andasse via ore fa promettendomi che sarebbe tornata, anche se le voglio un mondo di bene so che il suo supporto non potrà servirmi.

L'unico supporto di cui ho bisogno è quello di Rain, è quello che lui apra i suoi maledettissimi stupendi occhi.

<< Ciao ragazzo misterioso >> mi siedo nuovamente accanto al suo letto << Non è divertente, smettila subito e apri gli occhi..>> singhiozzo << È colpa mia, dovrei esserci io lì al tuo posto a pagarne le conseguenze, tu non hai fatto nulla se non proteggermi in ogni occasione.. sono arrabbiata, questa non te la perdono >> sospiro << Non puoi deludermi, non puoi deludere me e nemmeno la mia mamma, hai la sua collana al polso.. credo sia stato frutto del destino se io e te ci ritroviamo qui ora, credo che questo lo abbia voluto la mia mamma quindi non fare brutti scherzi ad apri i tuoi occhi del cazzo >> sbotto << Io ti aspetto qui, non mi muovo.. sono qui vicino a te Rain, non sei solo.. >> gli sfioro delicatamente la mano e sento una presenza alle mie spalle, mi volto e trovo Laila che mi dedica un sorriso malinconico << Ecco.. io non volevo disturbare.. >>

Dovrei sentirmi a disagio, ma non lo sono, resto ferma accanto a lui sfiorando la sua mano << Non si sveglia Laila.. >>

<< Vedrai che lo farà >> mi risponde

<< E se non fosse così? Io.. io.. io non posso accettarlo.. >> vorrei dire altro ma non lo faccio

<< Tieni davvero tanto a lui vero? >> domanda e credo sia inutile continuare a negarlo

<< Si, Laila.. non so spiegarti quando è successo.. ma io, io credo di provare qualcosa per lui >> confesso << Forse è successo quando l'ho visto per la prima su quel letto d'ospedale in coma, ed ho pregato per lui, forse quando mi ha baciata per la prima volta, forse durante il sesso.. non so dirti cosa sento ma provo.. provo qualcosa per lui, sono spaventata da questa strana emozione, ma sono ancor più terrorizzata dalla paura di perderlo.. >>

Ammetterlo a lei è un po' come ammetterlo a me stessa, ammettere a me stessa ciò che ho sempre evitato fingendo che tutto sia uguale.

Ho ignorato i miei sentimenti per Rain.

Sentimenti che ho tenuto nascosti per settimane e che mi fanno per la prima volta nella vita avete paura, per la seconda volta in realtà.

Forse l'odio, i litigi, la rabbia ed il sesso intenso erano tutti piccoli segnali del fatto che stavo iniziando a legarmi a lui.

Forse avrei dovuto capirlo prima e prendere le distanze. Ora è troppo tardi.

È stato così premuroso nei miei confronti, come nessuno è stato mai. Mi ha capita, mi ha ascoltata, mi ha aiutata.

Ed io mi ci sono affezionata.

Non so spiegare cosa provo, non credo di voler dare una denominazione so solo che ho bisogno che lui si svegli e di averlo vicino ancora un po'.

<< Io credo di sapere cos'è >> mi sorride << Ma dovrai capirlo da sola, non temere, credo che la cosa sia ricambiata.. >> mi passa una bottiglietta d'acqua, la prendo.

<< Di cosa stai parlando Laila? >>

<< Daniel mi ha detto che non ha mai visto Rain così preoccupato, certo, ci ha dato tanto aiuto e supporto in passato ma è sempre stato un tipo attento e riflessivo ma con te, quando si tratta di te credo che lui non ragioni.. >>

<< Lo fa solo perché condividiamo una storia simile.. >> le spiego << Anche lui è stato abbandonato dalla famiglia.. >>

<< No >> scuote la testa << Questo può avervi fatto avvicinare ma dai benissimo che tutto ciò che ha fatto lo ha fatto per proteggerti.. lui tiene a te nello stesso modo in cui tu tieni a lui >> cerca di convincermi ma io sono troppo testarda e nego con la testa << Potrai non credermi, ma al suo risveglio dovresti chiederglielo.. >>

Sorrido << Chiedergli cosa Laila? Smettila di vivere nel mondo delle favole.. >>

<< Mmhh.. >> ricambia il mio sorriso << Ne riparleremo tra un anno >>

<< Oh, ci conto >> dico con sarcasmo << Voglio solo che lui si svegli.. >> sono accorta accanto a lui vicino al letto << I dottori continuano a dargli poca fiducia.. >>

<< Fallo tu >> mi sprona << Dagli tu ciò di cui lui ha bisogno.. >>

<< Lo sto facendo, gli sto parlando, continuamente.. >> ammetto << Sono disperata Laila.. >>

La guardo mentre le lacrime tornano sul mio viso, mi vergogno perché non mi sono mai sentita così fragile e spaventata in vita mia.

Perché non ho mai mostrato a nessuno la mia parte più debole, lei si avvicina e mi accoglie tra le sue braccia << tesoro, stai facendo tutto il possibile ma tu non mollare.. non farlo, insisti ancora.. >>

Non lo faccio.

Non lo faccio nemmeno per un secondo e ammettere ciò che provo per lui mi sprona ancora di più.

Lui ha bisogno di me.

Lui ha bisogno di qualcuno che non lo abbandoni, che non lo lasci solo come hanno fatto un passato.

Come hanno fatto in passato anche con me.

<< Non devo smettere di fare cosa? >> le domando quando volta sciolto l'abbraccio

<< Non smettere di lottare, non smettere di lottare per lui Cassy. >>

RAIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora