RAIN.

CAPITOLO 28

POV RAIN.

<< Che vuol dire che devo restare qui per tre giorni? Daniel non se ne parla! In questa merda di posto io non ci resto.. >>

<< Rain, non ti sforzare, hai appena subito un importante operazione, sei da poco uscito da un coma.. >> mi ricorda

<< Sto bene. Benissimo. Voglio andare via >> ringhio << Toglietemi questi fili dalle braccia.. >> provo a farlo ma il braccio di Daniel mi blocca

<< Lei non è andata via, è solo andata a farsi una doccia, è stata qui per tutti e tre i giorni in cui sei rimasto in quest'ospedale.. tornerà presto >> dice ed io sgrano gli occhi

<< Cosa c'entra lei?>>

<< Vuoi dirmi che il motivo per cui tu sei così arrabbiato non è lei? >> mi domanda Daniel divertito << È uno spasso vederti così..>>

<< Vedermi così? Come? Di cosa stai parlando? >>

<< Sei solo preoccupato che lei se ne sia andata, non fare lo stronzo, non con lei.. non ti ha abbandonato nemmeno un secondo, i medici ti hanno dato zero chance.. credevano saresti morto, lei ha lottato per me, ti è stata vicina.. >>

Lei mi ha salvato la vita. Per la seconda volta.

<< No. Non è questo, me ne voglio andare da qui.. non mi piace che qualcuno mi dica cosa devo fare.. >> mi lamento << Sto bene, sono vivo, voglio solo andarmene.. >>

Mi sono svegliato ore dopo l'anestesia ricordando ciò che era accaduto i giorni seguenti, con l'aiuto dei medici mi hanno spiegato del coma, del rischio e dell'operazione.

Mi definiscono un miracolo, per la seconda volta.

Sono ancora confuso e frastornato ma so bene che quel proiettile ho deciso di prenderlo io salvando la vita alla ragazzina, alla ragazzina che da parole di Daniel non mi ha lasciato nemmeno un secondo.

<< Vuoi andare? Fallo pure.. >> mi fa spazio << Quando però Cassy tornerà non le dirò dove sei andato.. >>

<< Cosa? Perché lei dovrebbe saperlo? >>

<< Perfetto, sei libero di andare.. >> si avvicina alla porta della stanza aprendola << Va.. >>

È davvero quello che voglio? Non sono di certo nelle condizioni adatte per andare molto lontano e stranamente non mi va di deludere Cassandra che mi è stata tanto vicino in questi giorni.

Vorrei ringraziarla, almeno questo.

<< Non te ne vai eh? >> dice sorride poi si affaccia alla porta << Oh abbiamo visite..>> mi fa l'occhiolino << Ci pensi tu a lui? >> parla con la persona fuori dalla porta << Vuole andare via, convincilo a restare.. >> si allontana senza darmi il tempo di ribattere

Stupido Smith!

Cassandra fa il suo ingresso nella stanza lasciandomi senza fiato, ricordo poco prima dell'operazione ma sembra essersi ripresa un attimino, ha i capelli ordinati ed il suo solito trucco calcato.

<< Ciao >>

La sua voce è lenta e delicata, proprio come lei.

Entra nella stanza, chiude la porta alle spalle << Daniel ha detto che vuoi evadere,è vero? >>

<< Questo posto non fa per me, non riesco a stare qui altri tre giorni.. impazzirò!>> sbotto

<< È per il tuo bene.. >> dice avvicinandosi <<Ci siamo preoccupati tutti per te.. >>