CAPITOLO 34

2.6K 83 24
                                    

POV CASSANDRA.

<< Cassandra dobbiamo parlare >>

Tre parole ed io mi sciolgo contro la porta non pensavo che rivederlo mi avrebbe scombussolata così tanto ed invece sono qui, dinanzi a lui pronta a prendere il controllo ma questo non glielo dirò.

<< Non abbiamo nulla da dirci Rain >> sorrido educatamente << Se adesso vuoi scusarmi andrei.. >> mi blocca per un polso in modo che io finisca tra il muro ed il suo corpo morbido, rabbrividisco al contatto

<< Sei tornata con il perfettino?>> domanda vicinissimo al mio viso

<< Il suo nome è Dawson >> mi correggo, il solo contatto mi fa tremare << Si siamo tornati insieme >>

<< Lui ti fa sentire come ti facevo sentire io ragazzina? >>

Oddio no. Non di nuovo quel nomignolo.

<< Non credo sia di tuo interesse sapere ciò che faccio con Dawson.. >> provo a scostarmi ma lui è saldo come una pietra << Rain..>>

<< Sai dove toccarti con le dita per farti venire? Conosce i tuoi segreti più oscuri? Sa il suo che produce la sua bocca quando vieni?>>

Oddio perché mi sta torturando in questo modo?

<< Cosa vuoi? >> incrocio il mio sguardo al suo << Fai follie per sapermi al sicuro, rischi la vita per proteggermi, fai del sesso stupendo con me e poi sparisci >> il suo sguardo cambia << Torni qui e mi dici queste cose? Cosa cazzo vuoi? >> lo spintono, non mi va di fare spettacolo sopratutto oggi che è un bel giorno di festa per il piccolo di Laila, quindi esco in strada dirigendomi verso la mia auto

<< Fermati >> mi afferra per un polso << Cosa avrei dovuto fare? >>

<< Nulla! Niente! >> sbotto << Ora lasciami in pace Rain.. >>

<< No! Devo parlarti.. >> continua a seguirmi << lascia almeno che ti accompagni a casa..>>

<< Non eri venuto qui con una ragazza? La hai già mandata a casa? >>

<< Nessuna è te >> mi paralizzo sul ciglio della strada a queste parole tanto aspettate quanto inaspettate, mi si para davanti << Mi spiace essermene andato così senza darti una spiegazione, ma lo sai, io sono fatto così.. ti sei presa cura di me ed io mi sono comportato da stronzo.. >> sospiro << Lascia che ti accompagni a casa.. >>

I suoi occhi sono così intensi che mi fanno collassare su me stessa, annuisco ancora scettica di ciò che sei accadendo << Hai detto che vuoi parlare >> gli faccio strada << Bene..>> mi segue silenzioso

<< Cosa.. cosa stai facendo adesso? >> domanda << Sei tornata a studiare? >>

<< Si, studio e lavoro quasi tutto il giorno, fortunatamente sono riuscita a pagarmi gli studi.. >> confesso

<< Sono davvero felice, cazzo >> ammette e cerco di trattenere un sorriso, vorrei chiedergli cosa ha fatto queste settimane senza di me il presentarsi con una ragazza stasera è una delle risposte, a lui non sono mancata, lui mi sta parlando solo perché si sente in colpa di avermi
lasciata senza soldi

<< Quindi non preoccuparti per me >> spiego << Puoi tornare alla tua vita, io sto bene..>>

<< Cosa? Qualsiasi cosa tu stia pensando ti sbagli di grosso, non sono qui per ciò che pensi tu.. >> dice confusionario

RAIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora