CAPITOLO 1

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POV CASSANDRA.

I corridoi della scuola sono tristi e sempre affollati, tantissimo studenti passano in gruppi o da soli riempiendo di domande l'aria.

Cosa farò dopo la laurea?

Chi sarò in un prossimo futuro?

È un voto a dettare io chi sono realmente?

Dopo anni ho deciso di ignorare quelle voci e di ignorare quelle nella mia testa.

<< Sto per avere un infarto! >> esclama Charlie, è una delle mie compagne d'università, credo una delle poche che riesco a tollerare

<< Non morirmi davanti agli occhi, non vorrei sensi di colpa >> poso i libri della lezione precedente nell'armadietto e prendo quelli che mi occorrono

<< Sei sempre di pessimo umore di mattina Cassy! Non mi chiedi nemmeno perché io sia così agitata?! >> scuote la sua lunga chioma bionda << Ho visto un ragazzo nuovo, bello da far invidia a delle divinità! >>

Oh ci risiamo. Lei e gli uomini, crede di poter parlare con me solo perché mi sono finta interessata a dei ragazzi.

Odio che i ragazzi mi tocchino ed odio ancor di più che qualcuno di loro possa pensare di avvicinarsi a me così facilmente.

Ho raccontato un mare di bugie a Laila, la mia ex coinquilina dicendole che tutte le volte che la notte ero assente la passavo nel letto di un ragazzo. Sono contenta che ci abbia creduto perché la verità l'avrebbe spaventata più del solito.

Mi capitava e mi capita molto spesso che lo Zio Tom, mi chiami perché ha bisogno di consegnare della droga, o di qualche scambio sotto mano e chi dubiterebbe di una ragazza dolce e carina come me? Nessuno.

Perché lo faccio? Perché con un lavoro sotto pagato non riuscirei mai a mantenermi l'università, lo considero un lavoro a tempo pieno anche se mi sporca l'anima ma mi da la possibilità di crearmi un futuro.

Un futuro che mi ha padre ha deciso di togliermi dopo che la mia mamma è andata via.

<< Provaci no? Sei bellissima! Sono sicura che gli piacerei sicuramente.. >> la sprono ad andarsene perché non sono proprio dell'umore giusto per una conversazione

<< Oddio! Lui sta venendo qui! >> la sento sussurrare con troppa enfasi e sono costretta a guarda il punto esatto che fissa

Rain avanza sicuro di se ed ha lo sguardo puntato su di me.

Cazzo!

Indossa un giubbotto di pelle che quasi aderisce al suo corpo tonico e imponente, porta dei pantaloni scuri e ha i capelli tirato indietro disordinatamente.

È il caos e la bellezza in persona, un tipo che io devo a tutti i costi evitare.

<< Ciao bambolina.. >> ammicca verso di me << È stato facile trovarti.. >> alza il depliant della scuola << L'unica Università nei dintorni.. >>

<< Cosa vuoi? >> chiudo rumorosamente l'armadietto e gli strappo il volantino dalle mani << Laila oggi non è ha lezione, prova in biblioteca, dovrebbe essere lì con Daniel >>

Abbiamo fatto colazione assieme stamattina mi ha ricordato di dover dare le ripetizioni al suo ragazzo oggi.

<< Li incontrerò dopo, ieri non ci siamo lasciati in un bel modo.. >> ammicca verso di me, il suo sguardo è sicuro e pungente.

<< Lo conosci? >> chiede Charlie che è rimasta ad ascoltare la nostra conversazione

<< Si >> sbuffo << È un amico del ragazzo di Laila.. lui è Rain, che ne dici ti fargli compagnia? >> chiedo alla bionda che annuisce con gli occhi luminosi

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