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Madison

Sono le 7 di mattina e tra un'ora devo incontrare il ragazzo di ieri, Holden.

Dopo aver accettato la sua proposta ieri, ci siamo presentati e gli ho dato il mio numero di telefono. Quando sono tornata a casa gli ho scritto e lui mi ha risposto ordinandomi di incontrarlo alle 8 davanti al locale della sera prima.

Rispetto a ieri, oggi le mie opzioni sono limitate. Ho quattro costumi: due sono interi e due hanno lo slip a vita alta. Decido per il due pezzi a vita alta turchese, ci infilo sopra un vestito bianco e indosso i sandali bassi per la spiaggia.

Quando finalmente scendo ho mezz'ora di tempo per arrivare puntuale quindi mi resta qualche minuto per salutare Sam e mio padre.

«Hai conosciuto queste persone ieri sera?» Mi domanda mio padre, dopo che gli ho detto dove sto andando, mentre condisce i suoi pancake con lo sciroppo d'acero.

«Due di loro», rispondo, «e mi hanno invitata in spiaggia questa mattina.» Sembra che stia riflettendo su qualcosa, poi però annuisce e mi lascia andare.

Arrivo davanti al locale con 5 minuti di anticipo ma lui è già lì ad aspettarmi. Alla luce del giorno sembra ancora più bello. Ha i capelli castani ondulati e la pelle abbronzata. Quello che però mi colpisce di più sono i suoi occhi, potrebbero essere scambiati per due frammenti di smeraldo.

«Finalmente sei arrivata.» Sono queste le prime parole che mi rivolge.

«Mancano ancora 5 minuti alle 8» gli faccio notare.

«Muoviamoci, abbiamo molto di cui parlare.» Come ieri sera, comincia a camminare aspettandosi che io lo segua, e stavolta lo faccio subito.

«Dove stiamo andando?» gli domando quando finalmente lo raggiungo.

«A fare colazione» dice fermandosi davanti a una piccola pasticceria. Appena entriamo vengo colpita dal profumo delizioso di dolci appena sfornati. Guardo verso il bancone dove sono esposti cornetti farciti e torte di ogni tipo.

«Buongiorno Holden.» La signora dietro al bancone lo saluta sorridendo. Immagino sia un cliente abituale. «Chi è la splendida ragazza che hai portato con te stamattina?» Stavolta il suo caloroso sorriso è rivolto a me.

«È una mia amica, l'ho conosciuta ieri.» Ricambia il sorriso della donna e poi va a sedersi a uno dei tavolini di legno bianchi.

«Cosa vorresti mangiare?» mi chiede la proprietaria del locale. Comincio ad osservare ogni bontà esposta e poi scelgo una fetta di torta di mele con un caffè macchiato, dopodiché vado a sedermi con Holden.

Rimaniamo in silenzio finché non ci viene servita la colazione. Poi lui si schiarisce la gola. «Dovremmo conoscerci meglio prima di incontrare gli altri.»

«Certo, ha senso.» Anche se nulla di quello che stiamo facendo ha senso.

«Hai un secondo nome?» mi chiede dopo aver bevuto un po' del suo caffè.

«No, tu?»

«Nemmeno io. Compleanno?»

«19 marzo.»

Sotto il sole di MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora