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Holden

Sono in ritardo.
Sono terribilmente in ritardo.
Stamattina ho posticipato la sveglia due volte prima di ricordarmi di dover andare a lavoro. Ho indossato le prime cose che ho trovato e sono corso in macchina.

Quando spalanco la porta del diner "Ruby's" mi guardo subito intorno alla ricerca del proprietario. Quando noto che non c'è mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo.

«Hol!» Ruby, la figlia del mio capo, attira la mia attenzione da dietro il bancone.

«Ehi Ruby» la saluto con un cenno e poi mi rivolgo all'altra cameriera «Molly, mi piacciono i tuoi capelli.» L'ultima volta che l'ho vista aveva i capelli biondo platino, ora sono rosa chiaro.

«Pensavo di tingerli di verde» mi risponde prendendosi una ciocca tra le dita.

«Rosa è meglio» le dico superandola per andare a prendere il mio grembiule.

«Comunque...» comincia Ruby raggiungendomi «sei in ritardo di 20 minuti.»

«Lo so e tu sai che non devi dirlo a tuo padre.»

«A una condizione...»

So già cosa sta per chiedermi perciò la anticipo.
«Non verrò a letto con te un'altra volta.»

«Perché no? Cosa cambia se sono io o un'altra?»

«Ho una ragazza Ruby» le dico alla fine, sperando che la smetta.

«Tu?» comincia a ridere «ci crederò quando la vedrò.»

«Come vuoi.» Mi infilo il grembiule e vado ad aiutare Molly a pulire i tavoli.

«E come si chiama questa ragazza?» continua venendomi dietro come un cagnolino.

«Madison.»

«E cos'ha questa Madison di così speciale?»
Sto per risponderle ma Molly mi precede.

«Vuoi smetterla di assillarlo? Cazzo Ruby, fatti una vita e non rompergli le palle.»
La voglia di applaudire Molly è tanta, ma non mi sembra il caso.

«Sta attenta a come parli Molly, una parola da parte mia e sei licenziata» la minaccia Ruby.

«Ok calmiamoci tutti» intervengo prima che la situazione degeneri. Non sopporterei questo lavoro senza Molly.
«Non puoi licenziarla, non riusciresti a trovare una sostituta in tempo e poi Molly è insostituibile.»
Ruby la guarda di sbieco e poi fa una smorfia con la bocca.

«Per ora l'hai scampata me se mi parli di nuovo in questo modo ti sbatto fuori a calci.» Si volta e si incammina di nuovo verso il bancone.

«Grazie Molly» le dico quando Ruby è abbastanza lontana da non sentirci «ma non devi rischiare il posto per me.»

«Se l'è meritata Hol, ha rotto proprio le palle con questa sua ossessione per te.» Finisce di pulire un tavolo e poi si volta di nuovo verso di me.
«Quindi hai una ragazza» afferma sorridendo.

«Sì» le dico.

«L'hai conosciuta al college?»

«L'ho incontrata qui. Stiamo insieme da poche settimane. Tu invece cosa mi racconti?»

Sotto il sole di MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora