Holden
Sette giorni fa ho scoperto che Madison è partita per New York. Mi sono presentato a casa sua come avevo deciso ma a rispondermi è stata la signora delle pulizie che mi ha detto del loro viaggio. Ovviamente in questi sette giorni Madison non ha sbloccato il mio numero quindi è un'intera settimana che non parliamo. Oggi però tornerà e io non ho intenzione di andarmene da casa sua finché non mi avrà ascoltato.
«Ma che stai facendo?» Mi chiede Liam mentre rientra nella cucina della sua villa.
Viene verso di me e mi consegna gli stampi per i biscotti a forma di cuore ma è troppo tardi perché io li ho già modellati in un altro modo.
«Ci stavi mettendo troppo quindi ho deciso di fare da solo» gli rispondo mentre osservo i biscotti a forma di sole. Avevo a disposizione solo lo stampo rotondo ma mi sembrava troppo banale quindi ci ho aggiunto delle strisce di impasto e ho creato un sole...
«Sarebbe cosa? Il sole?» mi domanda come se non fosse ovvio.
«È rotondo e ha i raggi secondo te cos'è è?»
«Il sole, ovvio» ribatte sarcastico.
«Sono così brutti?» gli domando guardandoli meglio.
«Non è l'aspetto che conta ma il gesto...e il sapore ovviamente ma ti ho aiutato io a prepararli quindi su quello sei al sicuro.»
«Sei insopportabile» rispondo mentre prendo la teglia e la metto in forno.
«Hol?»
«Sì?»
«Le dirai anche del bacio con Camila?»
Abbasso immediatamente gli occhi e mi fisso le scarpe sporche di farina mentre con la mente torno a quel bacio.
Quattro giorni fa Thomas ha organizzato una festa per tirare su il morale a me e a Camila dato che anche lei è stata lasciata dal suo ormai ex-fidanzato.
Io non ero proprio in vena di festeggiare e sono rimasto per la maggior parte del tempo seduto sul divano nel salotto, con il telefono sempre in mano nel caso Madison mi avesse chiamato, fin quando Camila non si è avvicinata a me e mi ha chiesto di seguirla. Siamo saliti in una delle camere libere e lei ha cominciato a bere mentre mi raccontava di quanto fosse stronzo Adam.
Non ricordo bene come sia successo, ma ad un certo punto Camila si è avvicinata a me e mi ha baciato. Idealmente sarei dovuto essere felice dato che la ragazza che ho desiderato per anni mi ha baciato. Invece non ho sentito nulla eccetto un enorme senso di colpa. Quello che ho sognato per notti e notti mi è sembrato sbagliato perché ho subito pensato a Madison. Il bacio è durato un secondo e per tutto il tempo avevo Madison in mente.
A quel punto ho realizzato quello che non ho mai voluto ammettere: non sono innamorato di Camila.
Ma credo di provare qualcosa per Madison.Da quando abbiamo litigato non ho fatto altro che pensare a lei. Ogni notte, prima di addormentarmi, ho ripensato alla nostra ultima notte insieme. Ho rivisto ogni dettaglio del suo corpo sotto il mio, ho immaginato di nuovo il suo sapore e il modo in cui ha pronunciato il mio nome.
Ma non è solo questo che mi ha fatto capire quanto importante fosse in realtà per me. È stato soprattutto quello che è avvenuto prima, il modo in cui si è fidata di me, la sua risata mentre percorrevamo le strade illuminate di Miami...
Quella sera ho provato delle cose che non avevo mai sentito con nessun'altra e spero veramente di non essermene accorto troppo tardi.«Credo di sì. Voglio fare le cose per bene, voglio conoscere ogni parte di lei e per fare ciò non devono esserci più segreti tra noi.»
«Vedrai che ti perdonerà» afferma e riesce quasi a convincermi.
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Sotto il sole di Miami
ChickLitHolden ha vent'anni e da quando ne ha diciassette vorrebbe che Camila lo considerasse come più di un semplice amico. Stanco di aspettare, racconta ai suoi amici di aver conosciuto una ragazza e di esserci uscito insieme. Quella che doveva essere s...