Madison
Quando Holden spegne l'auto davanti casa mia sono più nervosa di quanto mi aspettassi. Non è la prima volta che facciamo sesso ma dopo quello che ci siamo detti stasera, è come se lo fosse. E poi quella volta lui era ancora preso da Camila...e se mentre facevamo sesso lui stesse pensando a lei? Non ci avevo mai pensato...
«A cosa stai pensando?» mi domanda mentre mi guarda preoccupato.
«Non è niente, non preoccuparti.»
«Non posso farne a meno, a volte mi preoccupo troppo me lo dice anche mia madre.»
Queste parole mi strappano un sorriso.
«Sul serio però, stasera non dobbiamo fare niente che tu non voglia...»
«Non è quello Hol...stavo pensando a quando siamo stati insieme la prima volta.»
«A proposito, non mi sono mai scusato per il modo in cui te ne sei dovuta andare. Avevo pianificato di prepararti la colazione e...»
«Quella notte hai pensato a Camila?»
La mia domanda lo spiazza.
«No principessa, quella notte c'eri solo tu...è da un po' in realtà che ci sei solo tu.» Si avvicina a me e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Tu mi piaci principessa, e non si tratta solo di attrazione fisica. Mi piace stare con te, mi piace farti sorridere e adoro il modo in cui mi fai sentire ma tu...tu cosa ci vedi in me?»
«Tu per me sei stato il sole dopo una notte durata anni» pronuncio senza interrompere il contatto visivo, almeno fin quando le sue labbra non si posano sulle mie. A quel punto chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dall'intensità del bacio. Non mi rendo nemmeno conto di essermi messa a cavalcioni su di lui. Per fortuna ha un'auto spaziosa.
«Voglio continuare ad essere il tuo sole Madison...»
Le sue parole mi lasciano perplessa. Possibile che...
«Hol...cosa-»
«Vuoi essere la mi ragazza? Per davvero stavolta.»
Per qualche secondo rimango senza parole. Continuo a guardarlo negli occhi senza dire nulla mentre le sue mani accarezzano le mie cosce nude.
«Allora?» Quel pizzico di agitazione che sento nella sua voce mi distrae dai miei pensieri. Ancora non riesco a credere che stia succedendo davvero. E pensare che fino a ieri ero convinta che avrei dovuto accettare il fatto che amasse un'altra...
«Ok, forse ho corso troppo-»
«Sì» rispondo, ma dal modo in cui il suo sorriso svanisce capisco che crede mi riferisca a quello che stava dicendo prima che lo interrompessi. «Sì nel senso che voglio stare con te per davvero, stavolta.»
Sorride di nuovo, e questa volta anche le sue adorabili fossette fanno la loro comparsa. Non riesco a trattenermi e lo bacio di nuovo. Lui mi attira più vicina a se e da dove sono seduta ora, riesco a sentire esattamente quanto la mia risposta lo abbia resto felice.
Mentre la sua lingua si intreccia alla mia, faccio scivolare le mie mani sul suo petto e comincio a sbottonare la sua camicia. Bottone dopo bottone, lui diventa sempre più duro ed io sempre più bagnata. In qualche modo, lui riesce a sbottonare i miei pantaloncini quanto basta a farci passare la sua mano. Un gemito sfugge dalle mie labbra non appena le sue dita sfiorano la pelle sotto il pizzo dei mie slip.
«Hol...» gemo di nuovo quando la pressione delle sue dita sul puto più sensibile aumenta.
«Shh...» sussurra a un millimetro dal mio collo «fidati di me.»
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Sotto il sole di Miami
ChickLitHolden ha vent'anni e da quando ne ha diciassette vorrebbe che Camila lo considerasse come più di un semplice amico. Stanco di aspettare, racconta ai suoi amici di aver conosciuto una ragazza e di esserci uscito insieme. Quella che doveva essere s...