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Holden

Madison e suo padre sono entrati nella stanza di Samantha da appena cinque minuti e Allison ha già cominciato a camminare nervosamente avanti e indietro lungo il corridoio.

Io e Jacob invece siamo seduti sulle sedie attaccate al muro e a separarci c'è solo un posto vuoto.

Mentre cerco di ignorare il forte odore di disinfettante tipico delle corsie ospedaliere, mi concentro proprio sul compagno di squadra di Liam e mi domando di nuovo quale possa essere il suo rapporto con Madison.

«Ho qualcosa sulla faccia?»

Distolgo lo sguardo da lui appena mi parla e scuoto la testa.

«Quindi perché mi stavi fissando? Non è nemmeno la prima volta che ci vediamo.»

Allison si ferma davanti a noi, improvvisamente interessante a quello che sta succedendo.

«Stavo solo pensando» gli rispondo, portando di nuovo lo sguardo su di lui.

«A cosa?»

«Non sono affari tuoi» ribatto.

«Invece credo di sì o non mi avresti fissato per buoni cinque minuti.»

«Che rapporto c'è tra te e Madison?» gli domando senza girarci troppo intorno. Voglio sapere perché la conosce e perché è venuto fino a Miami con lei.

«Non sono affari tuoi» risponde ripetendo le mie stesse parole.

«Lei ti piace?» provo a domandargli anche se sono quasi sicuro che non avrò una risposta nemmeno in questo caso.

«Sarebbe un problema per te?»

Sembra che si stia divertendo a lasciarmi sulle spine evitando effettivamente di rispondermi.

Io però non mi sto divertendo affatto anzi, più lo guardo più sento di perdere la calma. L'unico motivo per cui mi sto trattenendo è Madison.

«Vado a prendere qualcosa alle macchinette» dichiaro e mi alzo in piedi prima di dire o fare qualcosa di cui dopo potrei pentirmi.

Ripercorro il corridoio che abbiamo attraversato solo qualche minuto prima e mi fermo davanti al primo distributore automatico che incontro. In realtà non ho nemmeno fame, volevo solo allontanarmi da Jacob per un po', ma non posso di certo tornare a mani vuote. Osservo i vari snack e scelgo un pacchetto di patatine che di sicuro non mangerò, ma potrei darlo a Madison quando uscirà nel caso le fosse venuta fame.

Non sentendomi ancora pronto a vedere di nuovo la faccia di Jacob, decido di sedermi accanto alla macchinetta e aspettare qualche altro minuto.

Mentre attendo in silenzio che i secondi scorrano, comincio a pensare a quanto Jacob sarebbe perfetto per Madison. So che vuole giocare a football da professionista e dalle poche partite che ho visto posso affermare che è anche bravo quindi non avrà problemi ad entrare in qualche squadra importante. Guadagnerà un sacco di soldi e potrà dare a Madison tutto quello che vuole, tipo una mega villa con piscina, un attico a New York, vacanze in luoghi straordinari e lussuosi che io ho visto solo in qualche rivista mentre aspettavo in sala d'attesa dal dentista, vestiti firmati e gioielli dai prezzi esagerati...

Per non parlare del fatto che è oggettivamente bello, so che piace a molte ragazze e sono sicuro che i loro bambini sarebbero bellissimi...

I miei pensieri sono interrotti dai passi di Madison. Quando alzo gli occhi dalle mie scarpe, me la ritrovo proprio davanti.

«Come sta Samantha?»

«Bene...» comincia mordendosi il labbro. «Ally mi ha detto quello che è successo con Jacob e...»

Sotto il sole di MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora