Holden
Ho fatto una cazzata.
È questo quello a cui penso mentre provo a chiamare Madison per la quindicesima volta da quando la sua migliore amica mi ha cacciato da casa.
«Ancora niente?» mi domanda Liam appena rientra in camera sua con una bottiglia di birra.
«No» rispondo mentre faccio il tentativo numero sedici.
«Cazzo!» esclamo lanciando il telefono sul letto «mi ha bloccato.»
«Dovevi aspettartelo» dice bevendo un sorso di birra direttamente dalla bottiglia.
«Non sei per niente d'aiuto.»
«Come faccio ad essere d'aiuto quando non so nemmeno perché avete litigato? L'unica cosa che ho capito è che è stata colpa tua.» E su questo non posso dargli torto.
Vorrei poter riavvolgere il nastro della mia vita e tornare a stamattina. A quando eravamo insieme nel mio letto e nient'altro aveva importanza. Vorrei non aver mai ascoltato le parole assurde di mia madre e vorrei non essere andato a parlare con James. Se non avessi fatto tutte queste cose non avrei mai sentito le parole della madre di Madison e quindi non avrei rovinato tutto.
So che dal modo in cui ho risposto alla domanda di Madison sembra che abbia creduto a James, ma il mio "non lo so" era riferito alla mia vita in generale.
Non so cosa fare con mia madre e James. Non so cosa fare con Madison e la nostra finta relazione che aveva cominciato ad essere sempre meno finta e di conseguenza non sono più nemmeno sicuro di aver mai provato qualcosa per Camila.
Se solo mi avesse dato il tempo di spiegarle tutte queste cose...
«Vuoi un po' di birra?» mi domanda allungando la bottiglia verso di me.
«No. Voglio parlare con Madison.»
«Dalle un po' di tempo, sono sicuro che le passerà.»
«Credimi, non le passerà neanche tra vent'anni se non le do una spiegazione» affermo mentre sospiro rassegnato prima che il mio telefono cominci a suonare.
Lo afferro velocemente nella speranza che sia Madison a chiamarmi ma quando guardo lo schermo scopro che è mia madre.
«È lei?» mi chiede Liam dalla sedia della sua scrivania.
«No, è solo mia madre» gli rispondo cercando di mascherare la delusione nella mia voce.
«Ehi» rispondo appena accetto la chiamata.
«Dove sei Hol? James mi ha detto di quello che è successo con la madre di Madison e poi che sei scappato dal bar.»
«Sono a casa di Liam.»
«Puoi venire a casa di James? Vorrebbe spiegarti quello che è successo.»
«Non credo che-»
«Ti prego Hol, fallo per me.»
E io sono troppo debole quando si tratta di mia madre.
«Va bene, sarò lì tra poco.»
«Grazie Hol, ti voglio bene.»
«Ti voglio bene anche io.»
Liam si avvicina a me appena rimetto il telefono in tasca. «Allora?» mi domanda mentre prende una sigaretta dal pacchetto che aveva nella tasca posteriore dei jeans.
«Devo andare a casa di James.» Poi abbasso gli occhi sulla sigaretta che ha tra le dita e sospiro, «quante ne hai fumate da quando ti sei svegliato?»
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Sotto il sole di Miami
ChickLitHolden ha vent'anni e da quando ne ha diciassette vorrebbe che Camila lo considerasse come più di un semplice amico. Stanco di aspettare, racconta ai suoi amici di aver conosciuto una ragazza e di esserci uscito insieme. Quella che doveva essere s...