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Madison

Mi sveglio alle 8 e mi preparo per andare a fare colazione con mia madre. È arrivata ieri e tra aeroporto, hotel e bagagli, ancora non abbiamo avuto modo di parlare sul serio. Perciò oggi le ho proposto di fare colazione insieme e lei ha accettato.

Dopo aver salutato mio padre che mi ha dato un passaggio, mi incammino verso il bar dell'hotel dove alloggia mia madre e raggiungo il tavolino a cui è seduta.

«Buongiorno piccolina, hai dormito bene?» mi domanda appena mi siedo di fronte a lei.

«Io si. Tu invece? Ti piace l'hotel?»

«È fantastico, e adoro il balcone sulla spiaggia» afferma mentre la brezza marina muove alcune ciocche dei suoi capelli biondi. «Cosa hai fatto di bello da quando sei qui?»

Ho intrapreso una finta relazione con un ragazzo bellissimo per far ingelosire la ragazza che ama.

«Niente di che...» rispondo invece alzando le spalle e osservo mia madre abbassare lo sguardo sconfitta. So che sembra che io abbia evitato di risponderle ma davvero, a parte la storia con Holden non ho fatto un granché.

«Ok, in realtà c'è una cosa che ho fatto...» il suo sguardo si illumina e un sorriso pieno di speranza le compare sul volto. Non avevo pianificato di raccontarle la mia storia con Holden, non la conosce veramente nemmeno mio padre, ma non mi va nemmeno di vederla così giù di morlale.

«C'entra un ragazzo?» domanda un po' troppo entusiasta adesso e poi, quando non rispondo immediatamente, diventa ancora più allegra.

«Sì, c'entra un ragazzo ma non è come pensi» la avverto subito.

«Ti va di parlarmene?» mi domanda cautamente.

«È complicato...» comincio, e così le racconto tutta la storia di come mi sono ritrovata a fingere di essere la ragazza di Holden.

«È sicuramente complicato...» pronuncia sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«E assurdo» aggiungo io sistemandomi gli occhiali da sole sulla testa.

«Anche un po' assurdo, sì» conferma fermandosi sulla spiaggia. «Ma più che altro non riesco a capire perché tu abbia accettato.»

«Non sono sicura del motivo nemmeno io» dico prima di sospirare. «In quel momento ho pensato che fosse un buon modo per movimentare la mia vita. Mi sono trasferita con papà per cambiare qualcosa eppure per le prime settimane non ho fatto altro che starmene in casa, e se andavo da qualche parte ero con lui e Samantha. La prima sera che esco da sola incontro Holden e lui mi propone questa cosa e...credo di aver pensato che fosse un segno.»

«E da quando l'hai conosciuto è cambiato qualcosa?»

«Credo di sì, ho fatto un sacco di cose che un anno fa non avrei mai fatto. Cose che avrebbe fatto la vecchia Madison.»

«Ma è fantastico!» esclama sorridendo felice.

Parliamo ancora un po' di me e Holden...anche se non esiste un vero me e Holden dato che non stiamo insieme. Poi, proprio mentre lo stiamo nominando per la ventesima volta, ricevo un suo messaggio.

Sotto il sole di MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora