Madison
Sono a New York da tre giorni e ancora non riesco a smettere di pensare all'ultima conversazione avuta con Holden.
Quando il giorno dopo papà mi ha detto che sarebbe dovuto partire per un viaggio di lavoro Ally ha insistito che mi avrebbe fatto bene allontanarmi un po' da Miami così siamo partite entrambe.
«Stasera andremo a divertirci» afferma Ally entrando nella mia stanza. Siamo tutti e quattro nell'appartamento di mio padre qui a New York ed è dove verrò a vivere quando comincerà l'università. È abbastanza vicino alla Columbia University e a Central Park, ha tre camere da letto, due bagni e una cucina open space che ho già utilizzato per preparare una cheescake.
«Dove vorresti andare?» le chiedo assecondando la sua idea. Non ho molta voglia di uscire ma non mi va di dirle di no per il terzo giorno consecutivo.
«Ho trovato questo posto carino...» comincia a parlarmi del locale che trovato su internet ma a metà discorso la mia mente torna ad Holden.
Comincio a pensare di essere stata troppo dura con lui, non gli ho nemmeno dato la possibilità di spiegare e ho persino bloccato il suo numero.
«Allora?» mi domanda Ally avendo probabilmente finito il suo discorso.
«Va bene» rispondo mentre lotto contro la tentazione di prendere il telefono e mandare un messaggio ad Holden.
«Non hai sentito niente vero?» mi chiede incrociando le braccia davanti al petto.
«No...»
«Ascolta...» comincia sedendosi sul letto accanto a me, «se vuoi chiamarlo fallo, non mi piace vederti così triste.»
«Non lo so...» mormoro mentre guardo i palazzi fuori dalla finestra della mia stanza.
«Allora prenditi questa serata libera e domani deciderai cosa fare» conclude alzandosi dal letto per andare verso il mio armadio. «Posso scegliere io il tuo outfit?»
Annuisco e la osservo battere le mani dalla gioia prima di cominciare a frugare tra i vestiti che ho tirato fuori dalla valigia.
Dopo ore e ore passate a rovistare nel mio armadio, Ally ha scelto un vestito rosso, corto e aderente, abbinato ad un paio di tacchi neri.
«Non è un po' troppo?» le chiedo prendendo in mano il vestito che non ricordavo nemmeno di aver comprato.
«No è perfetto e ti starà così bene che non vorrai più toglierlo» pronuncia soddisfatta della sua scelta. «Ora vado a scegliere qualcosa per me e dopo ti farò i capelli e anche il trucco.»
Il suo entusiasmo è quasi contagioso. Quasi perché c'è sempre quella parte della mia mente che pensa a lui.
Ma devo smetterla, almeno per questa sera.Vado a farmi una doccia e poi mi asciugo mentre sento Ally parlare al telefono con Megan e termina proprio quando esco dal bagno.
«Finalmente!» esclama conte a seguendomi nella mia stanza. Mi fa sedere davanti allo specchio e poi comincia a prendere la sua valigetta con i trucchi.
«Ho visto un make-up su Instagram che ti starà benissimo.» Sorrido e la lascio lavorare mentre penso a quante volte ho usato i suoi social per guardare video o le foto dei nostri vecchi compagni di classe.
Dopo quello che è successo con Noah ho cancellato tutti i miei profili perché lui continuava a scrivermi con account diversi ogni volta. Ogni messaggio che mi arrivava era un insulto o una minaccia così ho eliminato tutto. Molte volte ho pensato di creare un nuovo profilo ma poi avevo paura che ricominciasse a scrivermi o peggio, che mi trovasse. Alla fine però mi ha trovata lo stesso e le sue minacce mi vengono consegnate a casa quindi non ho risolto nulla.
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Sotto il sole di Miami
ChickLitHolden ha vent'anni e da quando ne ha diciassette vorrebbe che Camila lo considerasse come più di un semplice amico. Stanco di aspettare, racconta ai suoi amici di aver conosciuto una ragazza e di esserci uscito insieme. Quella che doveva essere s...