Capitolo 3: Che Diavolo Sta Succedendo

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L si alzò violentemente dal letto e si guardò il polso;
"é incredibile..."
"amore tutto bene?"
L scattò verso la porta
"devo scappare scusami amore!"

"doc!"
"oh, lei deve essere L"
"si mi aspettava questa sera lo so, lei però deve aiutarmi,io ho già vissuto questa giornata e lo posso provare."
IL dottore fissò il ragazzo con uno sguardo penetrante
"lei mi ha detto di dirle ziera"
In quel momento il dottore scattò in piedi
"questo è impossibile"
"lo so! Non abbiamo tempo però! Guardi il mio polso, ho il suo orologio perché me lo ha dato lei.
Inoltre abbiamo già appurato che posso trasportare con me oggetti materiali.
Oltre a questo ho notato che rispetto alla prima volta, il tempo prima che io fossi rimandato indietro si è ulteriormente ristretto.
Se i miei calcoli sono esatti ci rimangono 2 ore prima che lei dimentichi tutto."
Il professore stava ancora guardando L
"ascolti, lei deve aiutarmi! Da solo non ce la posso fare."
Sentendo le parole di L si alzò in piedi:
"d'accordo!"
Poi prese un foglio e una biro, mentre scriveva cominciò a parlare:
"quando tornerai indietro consegnami questo, eviteremo perdite di tempo! Non posso dubitare di me stesso.
Ora dimmi tutto quello che sai"
L spiegò dall'inizio tutto quello che si ricordava su i suoi strani viaggi nel tempo
"inoltre doc.. L'ultima volta, lei era in piedi, è sparito ed è ricomparso sul divano prima di dire la solita frase. "
" mmm..meglio appuntare anche questo! Quindi io sono la causa che termina la tua giornata... Interessante,non riesco a spiegarmi quel mio sparire..."
"L,sbrigati!"
"L va tutto bene? "
" no.. È sempre la stessa voce!"
"quale voce? Quella che continua a dirti di svegliarti? "
" esatto! "
" molto strano.."
Il dottore diede il foglio con tutti gli appunti a L
"é molto probabile che sia un essere esterno a te, ovvero in termini più comprensibili non faccia parte del tuo subconscio.. Ma non possiamo esserne sicuri"
Proprio in quel momento il dottore sparì, però stavolta comparí molto più vicino a L e con un sorriso satanico, quasi volesse ucciderlo; però invece di avvicinarsi ulteriormente finì per dire la solita frase."

"L! Svegliati! E stai attento!"
"giorno caro! già sveglio?"

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