Capitolo 33 Il Giovane Me

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Quello stesso giorno, verso sera
"ok light, prima di proseguire... Fai quello che devi fare
Però ti avverto, nel caso tu abbia un altra di quelle crisi,non ci penserò due volte prima di colpirti con questo"
L tirò fuori una Pistola tazer
"tutto chiaro"
Lentamente l'aspetto di Light cambiò.
Più che altro i lineamenti facciali. I capelli erano rimasti gli stessi, come la massa corporea
L e Light entrarono in un hotel
L si mise un berretto e un paio d'occhiali, poi bisbigliò a Light
"nel peggiore dei casi potremmo anche finire sotto custodia, per quanto tempo puoi mantenere quell'aspetto?"
"non ne ho idea... Non ho mai provato, molto probabilmente fino alla prossima crisi..."
I due salirono al terzo piano e si fermarono davanti a una Stanza
"é questa"
L bussò
Una voce rispose
"chi è?"
"il tuo futuro"
Dopodiché L aprì la porta e si ritrovò davanti alla faccia una pistola
"chi siete?"
"io sono te... Io sono L"
Dopodiché lentamente si levò sia il cappello che gli occhiali
La Pistola cadde a terra
"t-tu... Sei..."
Ma prima di riuscire a completare la frase il giovane L si accasciò al suolo svenuto.
Light si avvicinò
"non ti facevo così sensibile"
"dammi una mano, mettiamolo sul divano."
Poi L andò verso il frigorifero.
"per una volta, non potresti evitare?"
"se tu vuoi stare seduto ad aspettare che si svegli fa pure, io intanto mangio se permetti"
"ah light, ho elaborato una teoria riguardo ai nostri viaggi temporali"
"dimmi, mi sono fatto un idea anch'io"
"se il mio altro io è qui come se nulla fosse, c'è solo una spiegazione, una volta che noi impediamo all'evento anomalo di compiere il suo obbiettivo, qualunque esso sia, la realtà si risistema del tutto da sola."
Poi L si mise in bocca un dolce
"Ma, l'unico modo per esserne sicuri al 100% è verificare se tuo padre sia vivo, stando a quello che mi hai detto lo hanno ucciso, quindi se lui fosse ancora vivo...."
"hai reso il concetto. Se lui fosse vivo,avremo la certezza che una volta catturati tutti i 3 Kira, la realtà si sistemerebbe da sola.
Ah L, c'è una altra cosa, penso che non dovresti chiamarmi con il mio nome, se per te non è un problema, per tutta la nostra permanenza qui, sarò Hideki"
L che stava mettendo dello zucchero nel caffè, si girò e lo guardò con sguardo cupo
"ti si addice"
"che brutto sogno"
I due si voltarono in direzione del giovane L che si era appena svegliato,L scattò dalla sedia e si avvicinò al divano, ottenendo come risultato un urlo
"TU NON SEI QUI"
"calmati"
Il Giovane L si buttò all'indietro del divano"
"È UN SOGNO, TU NON PUOI ESSERE QUI"
Light sospirò:
"ci mancava solo questa... Non ci posso credere"

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