Capitolo 48 Caccia Ai Mostri II

122 8 1
                                    

L uscì dal secondo fermamente della zona.
Ancora niente eh L
Mello lo guardava, appoggiato al cofano della sua auto a noleggio.
"salterà fuori, è l'unica pista sensata"
Poi diede un rapido sguardo alla lista.
Gli mancavano ancora due negozi.
Si reco' al successivo ed entro'.
Il negoziante lo squadrò dalla testa ai piedi e sbuffò.
"lei ha l'aspetto di un poliziotto sa?  Guardi che io sono in regola! "
L si appoggiò al bancone
"non ne dubito, ma non sono qui per lei"
"meno male."
Un sospirò di sollievo.  Era chiaramente visibile.
Poi L arrivò al punto
"sto cercando un uomo"
"buona fortuna!"
Il negoziante si mise a ridere da solo per la sua stessa pessima battuta.
L non ci fece caso e continuò il discorso
"sto cercando un uomo, non le so dare una descrizione precisa.
Ma, probabilmente era in cerca di utensili specifici.
Martello, coltelli.
Insomma di questo tipo"
Il commerciante sbuffò
"l'uomo dei sacchi di plastica!  Penso lei si riferisca a lui"
L lo guardò male:
"come scusi? "
"è venuto stamattina sul presto.
Diceva che doveva imbiancare, però non ha preso vernici!
Solo un set di coltelli, teli di plastica e nastro adesivo"
"e lei non si è fatto due domande? "
"senta, io non sputo sopra ai soldi"
"le ha detto dov'è andato? "
" no"
"me lo saprebbe descrivere?"
"un tipo alto, comune"
"non presta attenzione ai dettagli eh"
"senta io devo lavorare, se non c'è altro... "
Pochi minuti dopo L era in auto.
Teli di plastica...
Teli di plastica, che avrà in mente il nostro amico Light?
Mello che se ne stava al posto del guidatore si mise a fissare L con sguardo divertito.
"oddio..."
Vedi che ci arrivi!
L accese l'auto e premette sull'acceleratore.
Intanto Light
Bene, ora che ho assunto le sembianze di un domestico, nessuno farà caso a me.  Potrò muovermi liberamente e uccidere il presidente...
Ma prima...
Light si recò nella stanza dove il presidente teneva il death note.
Si guardò intorno.
Sembrava un normale ripostiglio a prima vista...
Appoggiò la borsa che teneva con sé.
Pareti vecchie, oggetti chiaramente datati, vecchie sedie e poltrone.
Ma era comunque ordinata e c'era molto spazio per camminare.
Dove lo tieni nascosto...
Light cominciò a battere contro il muro, ci mise qualche secondo ad arrivare alla conclusione che c'era una qualche sorta di stanza segreta dove il presidente teneva il quaderno.
Arrivò a metà stanza.
Batté contro la parete.
E si sentì chiaramente un vuoto oltre.
Non poteva abbattere la parete. Anche se sarebbe bastato un pugno ben assestato con la protesi, quindi doveva per forza cercare l'apertura.
C'era una libreria dall'altra parte della stanza.
Possibile che sia così facile?  Non può essere così stupido
Tirò fuori l'unico libro fuori posto.
E si sentì un leggero
Click
La parete si spostò di lato.
Light si girò
Oh mio dio, questo tizio è malato
Poi scoppiò in una grossa risata.
La stanza segreta, aveva al centro il death note, chiuso con una penna a pochi cm.
Poi al muro, aveva delle foto..
Decine e decine.
Tra cui l'ultima, quella di Light, o meglio delle sembianze che aveva assunto nel momento in cui il presidente l'aveva visto.
Light suppose fosse il resoconto delle sue vittime.
Ogni foto aveva un piccolo puntino rosso.
Ma non era inchiostro, il modo in cui era essiccato, probabilmente sangue.
In alto invece.
C'era un grosso cartello che recitava la scritta,
"i doni della mia dea"
Anche quella era scritta con lo stesso rosso.
Dopotutto sarà un piacere uccidere questo psicopatico.

Death Note II-2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora