NANA.

CFJP?

A chiunque abbia dedicato il suo tempo alla lettura di una storia che richiedeva fiducia in un narratore inaffidabile sin dai primi capitoli, grazie.

Grazie di cuore perché, checché se ne dica, il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo e voi me ne avete fatto dono.

Grazie di non esservi fatti scoraggiare dall'antipatia di Nora, per aver messo in dubbio le sue parole e per aver creduto in Doukas.

Grazie per aver tifato per Karter e grazie per aver spalleggiato il detective Ross.

Grazie per averli odiati, compatiti e amati quando c'era da farlo.

Grazie a Damon_Blues per avermi messo in testa quella sbroccata di Vivianne Mhor.

Grazie per tutti i refusi segnalati ed i preziosi consigli che mi avete dato.

Spero di non avervi deluso.

James Patterson in un'intervista disse che, nonostante tutte le sottocategorie, «ciò che dà la varietà al genere del thriller è l'intensità delle emozioni che esso crea, in particolare l'apprensione e l'euforia, l'eccitazione e la mancanza di respiro, tutte progettate per generare quel brivido che è la cosa più importante di tutte. Per definizione, se un thriller non emoziona, non sta facendo il suo lavoro».

Seppur nel mio piccolo, con la tastiera del cellulare, spero di avervi dato quel brivido.
Avete letto la storia di Nana, che in parte è la mia.

Non dirò cosa c'è di vero e cosa no, anche se qualcuno lo ha capito dalla prima lettura. Vi basti sapere che Nana e Doukas sono felici e se fossero una canzone, sarebbero senza alcun dubbio The Scientist dei Coldplay.

A tutti i Doukas e Nana, spero che possiate trovarvi
perché, comunque vada, sarà un successo e lo spettacolo sarà grandioso!

Ah! Quasi dimenticavo!

Piacere di conoscervi, io sono Nina.🖤