Nora – 4 anni
Jacob – 8 anni
Doukas – 8 anni
Dall'interrogatorio di Harry Marshall del 24 novembre 2015.
Harry Marshall, cugino di primo grado di Jacob ed Eleonora Marshall, fu convocato dal detective Ross. Si presentò senza avvocato per non sollevare sospetti e le inevitabili ripercussioni sull'intera famiglia Marshall.
Ross entrò nella sala interrogatori numero otto con venti minuti di ritardo. Portò due bicchieri e una caraffa d'acqua lasciando intendere che non sarebbe stato un colloquio breve.
Iniziò subito con domande mirate riguardo Jacob e Doukas. Chiese quando si erano conosciuti e in quali circostanze. Harry rispose basandosi sui suoi ricordi e sui racconti di suo cugino e quel poco che ricordava di quel periodo.
«Jacob Marshall e Doukas Stawks si conobbero durante una partita di pallacanestro a scuola. Erano l'uno contro l'altro».
«Hanno poi frequentato entrambi la Trenton High School?»
«Esatto. I genitori di Jacob lo avevano iscritto a una scuola pubblica anziché alla Saint Lorraine con il resto dei Marshall».
Era risaputo che la retta di quella scuola avrebbe aperto qualsiasi porta.
«Eppure Eloyse e Patrick Marshall decisero che per Jacob e Nora sarebbe stato diverso. Come mai?». Harry fece spallucce scuotendo la testa, Ross prese a tamburellare con la penna sul taccuino e, con un sospiro irritato, passò alla domanda successiva.
«Come si sono avvicinati?»
«Non saprei raccontarle tutto per filo e per segno, se è questo che vuole. Se non ricordo male, durante una partita di pallacanestro furono sul punto di iniziare una rissa, credo per un fallo o una gomitata. Mio cugino non è mai stato per la diplomazia di fronte a un problema, se devo essere sincero. Quella volta non era un'eccezione, ma un altro ragazzino si intromise e lo calmò».
«Stawks?» lo interruppe il detective.
«Esatto. Non so cosa gli disse per farlo ragionare, ma direi che funzionò: sono ancora in buoni rapporti e sono passati qualcosa come...» Harry si prese una pausa per fare di conto e tracannò il suo bicchiere d'acqua per poi riempirlo di nuovo. «Una dozzina di anni, circa».
«E né Jacob né Doukas le hanno mai raccontato i dettagli di quell'incontro?» incalzò Ross, cercando quelle risposte che Harry teneva ben nascoste.
«Glielo ripeto, ero sugli spalti con mio padre Robert Marshall, mia cugina Nora e dalla fine del secondo quarto anche con Eloyse. Ricordo che mio padre la ragguagliò sul punteggio e sui tiri liberi sbagliati da Jacob».
«Io, però, le ho chiesto chiarimenti di quell'incontro» raddrizzò il tiro Ross.
«Detective, erano solo due bambini che facevano amicizia, non ci ho fatto molto caso... Sì, dopo la partita eravamo tutti sorpresi e felici che Jacob volesse invitare Doukas a cena da noi, Eloyse in particolare era contentissima che il figlio avesse trovato un amico, ma non ho dato alla cosa particolare importanza».
«E i suoi genitori erano d'accordo?».
«La madre di Doukas, intende?» rise giudicante. «A lei non è mai fregato nulla di lui».
«Sta parlando di Mary Clover?» chiese conferma Ross e Harry annuì.
Tutti conoscevano la storia di Doukas e tutti lo compativano. Era figlio di Mary e Jeffrey Stawks, una coppia davvero male assortita. Lui era finito in carcere per averla picchiata causandole anche un aborto e dopo pochi mesi ne uscì in un sacco nero, ucciso in una rissa; lei invece, era disoccupata e passava le giornate stesa sul divano ad assicurarsi che non passasse l'effetto dell'alcol e dell'erba. Nel giro di poco aveva dissipato i risparmi destinati agli studi di Doukas per pagare i suoi vizi e quando finirono, pur di non smettere, si diede alla prostituzione. Fu allora che conobbe uno spacciatore che divenne poi il suo nuovo compagno.
Dalla padella alla brace.
«Doukas era cresciuto in un ambiente marcio, ma era la pecora nera della famiglia, "un fiore nel deserto" come lo descriveva mia zia. Sin da giovane aveva sani principi e solidi valori sotto gli atteggiamenti da duro che non mostrava solo a Eloyse».
«Ed Eleonora Marshall, invece? Lo conobbe nello stesso giorno? Come sono i loro rapporti?»
«No. Nora ha conosciuto Doukas il giorno seguente. La sua tata ci raggiunse al palazzetto a fine partita e la portò al corso di danza. Sono piuttosto sicuro che quando tornarono Doukas fosse già andato via. Conoscendo Nora, l'avrà convinta a fermarsi per prendere un frappè dopo la lezione».
Giù un altro bicchiere.
«Ricordo che ero a giocare con Jacob in corridoio al piano di sopra, proprio vicino alla balaustra che dà sull'atrio di villa Marshall. Doukas entrò accompagnato da Gregory, il maggiordomo. Appena sentì la sua voce, Jay scese le scale e alle sue spalle spuntò timidamente Nora, aggrappandosi ai pantaloni del fratello».
Harry sorrise al ricordo che gli balenò in mente.
«Nora indossava una salopette di jeans con delle Superga bianche e aveva un ciuffo di capelli raccolto in un fiocco rosa. Doukas la salutò con un "ciao nanerottola" e le annodò i lacci di una scarpa, che si era slacciata».
Lei era molto timida, ma Doukas fece breccia nel suo cuore con quel gesto. Un'azione semplice, che nemmeno a suo fratello era venuta in mente fino a che non vide lui farlo.
«Divenne tutta rossa quando Doukas le sorrise dandole un buffetto sulla guancia. Le disse che con le scarpe ben allacciate avrebbe potuto correre senza inciampare e immagino che i miei zii non si sarebbero mai aspettati che un bambino di otto anni coinvolgesse la sorellina dell'amico. Rimasero colpiti dalla sua gentilezza».
E anche Jacob lo fu. I suoi amici tenevano sempre Nora alla larga perché dicevano che era troppo piccola, ma il nuovo arrivato era diverso. Doukas adorava quella nanerottola con la faccia da bambolina e a lei piaceva quel bambino che le aveva annodato le stringhe in un'asola perfetta, con doppio nodo.
Da quel giorno i Marshall furono ben contenti di avere Doukas in giro per casa.
Permisero a Jacob di invitarlo tutte le volte che voleva, che fosse per fare i compiti, per giocare o per fare merenda insieme. Divennero inseparabili.
Ogni giorno che Doukas passava a villa Marshall dimostrava a Patrick ed Eloyse di essere molto più maturo della sua età. Sapeva badare a se stesso e anche a Nora, senza contare che Jacob era sempre contento di avere il suo amico intorno.
«Un'ultima domanda. Come descriverebbe il loro rapporto oggi?»
«Con Jacob? Sono buoni amici... ottimi».
«E con sua sorella?» aggiunse il detective.
«A quanto ne so, si odiano». Harry bevve l'ultimo sorso e si concesse un accennato respiro di sollievo, dopo aver risposto con nervosismo
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NANA.
Misterio / Suspenso🏆WATTYS 2022 mistero/thriller «Ho sempre amato tutto di lei. Anche ciò che non comprendevo. Avrei voluto amarla più a lungo, avrei voluto fare amicizia con i suoi demoni molto prima». Lei era solo una bambina quando incontrò il diavolo per la prima...