La chiave non voleva saperne collaborare e Miu tirò con forza a sé la maniglia per chiudere la serratura. Non era la prima volta che le dava problemi, ma sarebbe stato uno spreco di tempo aggiustarla, sia perché eventuali ladri non avrebbero avuto niente da rubare, sia perché presto quell'appartamento non le sarebbe più servito.
Sistemata con cura la sciarpa nel colletto si avviò a piedi verso la spiaggia. Anche quella notte aveva dormito male, ma stavolta a torturarla era stato il pensiero che avrebbe rivisto Yumiko, con la quale aveva deciso che doveva scusarsi di persona. Kana le aveva detto che era tutto a posto, quindi era possibile che tornare sull'argomento non le avrebbe fatto piacere, ma tutto ciò significava provocare una probabile reazione di Heiko.
Ormai in prossimità del luogo dell'incontro, intravide Taiki in tuta che saltellava rivolto verso il mare e si sfregava le mani, forse per tentare di scaldarsi.
"Ciao, Miu. Ecco, non ho molta voglia di gettarmi in acqua in costume. Ho nascosto un cambio nel solito posto. Se vuoi, sono pronto per andare. Tu... stai bene?"
Miu non sapeva come rispondere: quella innocente domanda le suonò più complicata di quanto non fosse all'apparenza. Ma non doveva lasciare che Taiki si facesse carico delle sue ansie, così si limitò ad annuire.
Raggiunto il punto degli scogli più comodo per entrambi, l'amico slacciò la felpa, mettendo in mostra l'amuleto che si accese di una leggera sfumatura fluorescente.
Lei prese dalla tasca una piccola lama e la appoggiò al palmo. Prima di tagliarsi rivide la vecchia cicatrice che le rammentò il tempo trascorso e i suoi doveri. Quel microscopico taglio non era nulla in confronto a ciò che era disposta a fare per il suo regno.
Taiki interruppe il rito e le sollevò il mento, obbligandola a guardarlo.
"Sarà l'ultima volta che dovrai ferirti per colpa mia."
Lei si specchiò nel suo sguardo deciso e un turbinio di sensazioni le invase il cuore. Ci sarebbero state così tante cose che avrebbe voluto dirgli, ma dalle labbra uscì una sola parola.
"Andiamo."
Lui si avvicinò alla mano da cui fuoriusciva la linfa e la premette a sé. Abbracciati l'uno all'altra si lasciarono cadere.
STAI LEGGENDO
Zemlyan: Rebirth
FantasyE se esistesse un mondo collegato alla Terra? Un luogo creato attingendo alle sue più antiche Virtù? In un Regno che per secoli ha vissuto in armonia grazie al perfetto equilibrio tra Luce e Ombra, la Legge è stata infranta. Se l'oscurità dovesse in...