CAPITOLO 27 - 27.3 Pace

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Dedicato a: I futuri lettori

Intorno a Taiki si propagò un tepore familiare e si ritrovò con sua grande sorpresa non più sdraiato a difesa di Kudo, ma in piedi e da solo

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Intorno a Taiki si propagò un tepore familiare e si ritrovò con sua grande sorpresa non più sdraiato a difesa di Kudo, ma in piedi e da solo. Ovunque lo sguardo riuscisse ad arrivare, cielo e terra erano uniti in un solo candore che si perdeva nell'infinito.

Al suolo c'era dell'acqua trasparente che, dove incontrava i punti di contatto, disegnava tremule spirali concentriche; toccandola, tuttavia, non era bagnata.

"Sono morto?", si chiese Taiki, tastandosi il busto prima di iniziare la ricerca di qualunque cosa potesse rispondere a quella domanda.

Poi notò Miu ferma a osservare l'orizzonte e sospirando di sollievo la raggiunse. L'amica aveva gli occhi pieni di lacrime, raccolte da un sorriso radioso. Carica di gioia lo prese per mano.

"Taiki, ce l'abbiamo fatta. Abbiamo vinto."

Lui si intrecciò saldo in quella stretta e catalizzò l'attenzione dove si contornò la figura solenne di Lìfe che rese omaggio ai due eroi.

"Taiki, figlia mia, grazie dal più profondo del cuore. Avete compiuto un'impresa straordinaria."

"In realtà senza il vostro aiuto non avremmo combinato granché", ribatté il Custode. "Ma si può sapere dove siamo?"

"Questo è lo spazio mentale dell'amuleto dell'Ombra", rispose Lìfe indicando tre sagome in lontananza, "e non dovrebbe essere accessibile agli umani. Ma hai salvato Kudo ed è possibile che il contatto che avete stabilito abbia creato un legame con il tuo subconscio."

"Mamma, se siamo qui... significa che è il momento di salutarci?", disse Miu, stringendo più forte la mano di Taiki.

"Il mio ruolo in questa storia è concluso. Ora toccherà a voi. Non sarà un lavoro comodo, c'è un regno da rimettere in sesto, anime da consolare e un equilibrio da ristabilire. Soprattutto, Leggi da migliorare."

Kalooy, Heiko e Namis comparvero al fianco della sorella e quest'ultimo si avvicinò titubante alla madre.

"Le Leggi sono sempre state i nostri capisaldi. Modificandole che cosa accadrà?"

Lìfe gli accarezzò la cicatrice.

"Nulla che ti debba spaventare. Continuerete a vivere in armonia se ogni zemlyano promulgherà valori di bontà e reciproco amore. Basterà insegnare questo alle future generazioni. Tutto il vostro trascorso dovrà servire per essere migliori, non per stigmatizzare scelte passate", si interruppe lasciando intravedere la ferita guarita. "Abbiamo troppo a lungo rispettato dettami che ci siamo imposti e che, con i secoli, abbiamo dimenticato di esserci dati all'unico scopo di rendere più semplici le nostre esistenze."

Namis sbatté le palpebre incredulo e Kalooy si gettò ad abbracciarla.

"Ci proveremo, mamma... Mi mancherai tanto."

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