CAPITOLO 13 - 13.1 La riunione

163 34 297
                                    

Nello studio aleggiava un religioso silenzio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nello studio aleggiava un religioso silenzio. Kana, dopo aver scrutato il volto di tutti, prese la parola.

"Lasciate, com'è consuetudine, che vi ringrazi per essere qui. Ci sono tante cose di cui dobbiamo discutere."

"Perdonami, Kana, avrei qualcosa da dire prima di cominciare, se mi è consentito", la interruppe Heiko alzandosi.

Lei diede il proprio consenso con un eloquente gesto della mano e Taiki deglutì: il blu del suo sguardo era fermo su di lui e su Miu.

"Sarò breve: devo porgere le mie scuse a nostra sorella e al suo protetto. Il mio accanimento nei loro confronti, la notte dello scontro con i Dara, è stato deplorevole. Non mi rimangio nulla di quanto ho esposto, ma la situazione inaspettata mi ha privato della lungimiranza, e dei modi, in cui mi sarei dovuto approcciare. E a un Protettore si richiede anche questo. Sono consapevole che stiamo lottando per il medesimo fine, ma io sono colui che bilancia la Giustizia ed è mio dovere guidarvi in tal senso. Per questo, presento a tutti le mie colpe e con esse le mie scuse, perché sappiate che anche dove c'è errore chiunque può rimediare."

Finito quel breve monologo, Yumiko picchiettò il muso contro il braccio del principe che, senza scomporsi, tornò a sedersi.

Taiki guardò Miu con la coda dell'occhio, ma lei non si mosse. Credevo che Heiko fosse borioso e pieno di sé, o meglio, non che il suo discorso non lo sia stato, ma sul serio ci ha chiesto scusa?

"Molto bene, ora possiamo accantonare ogni presunto rancore e tornare a noi. Per prima cosa, direi che una breve panoramica di Zemlyan sia doverosa per chi non ha ancora avuto modo di esplorarlo, e utile a tutti per farci un'idea di come si stanno muovendo le Ombre."

Toccato il tavolo, da entrambe le mani della Reggente si originò una luce che si allargò sinuosa tra le venature dei disegni che lo decoravano. Come per incanto, pezzi di varie dimensioni si sollevarono, lasciando solo il bordo del desco. Le varie parti si unirono a mezz'aria e formarono una mappa tridimensionale di terre legnose che si modellarono mostrando altopiani, fiumi, insenature, villaggi e, alle estremità opposte, due palazzi.

Sayuri, con la lingua di lato e la solita voglia di giocare, provò ad acchiappare qualche pezzo prima che andasse a posto, ma Namis le bloccò le zampe al tavolo.

"Il termine Zemlyan deriva dall'unione delle iniziali delle nove isole principali. Zhiyak è dove si trovano il Palazzo dell'Ombra e il villaggio di Haske. Davanti a essa, l'arcipelago Eiser, le cui maggiori isole sono Chloor e Cer. All'opposto, ovvero dove siamo noi, è situata Meki con il paese di Senka a valle. Al suo estremo c'è Lood, la Splendente, la più vicina al territorio di Kujo. Poco spostata abbiamo Yin, la più contenuta per estensione, che ospita le grandi alture e, subito di fianco, Aksijan, con i suoi territori selvaggi. In questo momento è dimora degli abitanti dell'arcipelago Nahas, fuggiti da Ikhabhoni e Voden dopo i ripetuti assalti del nemico."

Zemlyan: RebirthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora