CAPITOLO 22 - 22.3 I Generali

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Dedicano a: AlexPD5

"La tua teoria potrebbe essere fondata", sussurrò Kana al proprio Custode mentre imprimeva potere alla natura circostante per bloccare l'avanzata del nemico

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"La tua teoria potrebbe essere fondata", sussurrò Kana al proprio Custode mentre imprimeva potere alla natura circostante per bloccare l'avanzata del nemico. "Quei Dara hanno qualcosa di diverso."

Senza distogliere l'attenzione dal campo di battaglia, la Reggente portò la mano alla tempia.

"Sulla riva ci sono due Ombre con un ciondolo nel petto. È da loro che si rigenera l'esercito. Saranno i nostri obiettivi. Dalla vostra posizione controllate se ce ne sono altri e, in caso, avvisateci. Ci penso io a comunicarlo a Miu e Kalooy", le disse schematico Namis.

"Va bene, state attenti", rispose lei apprensiva e la connessione si interruppe.

"Hai avuto la giusta intuizione, Eiji. Però non mi è sembrato di scorgerne altri oltre a quei due."

"Hai ragione, ma iniziamo a distruggere loro prima che arrivino i rinforzi. E soprattutto: togliamo a Kujo un po' di alleati prima che decida di farsi avanti lui stesso!"

I due si concentrarono in prossimità della riva, in tempo per vedere Heiko scagliarsi contro un'Ombra dalle fattezze di un grosso lupo. Nello stesso momento un urlo raggelante si levò verso il cielo accompagnato da un passo del grosso Dara rimasto immobile fino a quel momento. Lento e pesante, il mostro avviò la sua marcia distruttiva.

"KANA!", urlò Kalooy spostato di qualche metro. "Credo voglia venire dritto verso di noi. Sì, Watanabe, faremo come ha detto Namis, proviamoci."

Una barriera violetta si alzò come un muro e bloccò il cammino del nemico. Questi, tuttavia, fece un'assidua resistenza contro l'ostacolo invisibile, cominciando a gridare e a battere i pugni verso l'aria fattasi solida.

"Non resisteranno a lungo, tocca a noi, Kana."

La Protettrice portò il bastone di fronte a sé e chiuse gli occhi per concentrarsi. Con un movimento circolare sollevò in aria l'arma e mentre questa roteava, ai suoi piedi si formò un anello di luce. Lo stesso cerchio apparve sotto il Dara e lunghe radici si innalzarono a ghermirgli le gambe; nello sforzo di liberarsi, lui perse l'equilibrio franando a terra, producendo con le braccia un boato sul terreno, nel vano tentativo di bloccare la caduta.

Kana ne approfittò per imbrigliare anche il resto del corpo: per il momento, quella sembrava essere la strategia migliore.

Kana ne approfittò per imbrigliare anche il resto del corpo: per il momento, quella sembrava essere la strategia migliore

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