CAPITOLO 27 - 27.1 A parti invertite

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Dedicato a: @_Arii_Marti_

Taiki strinse le palpebre e cercò di percepire cosa gli stesse accadendo

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Taiki strinse le palpebre e cercò di percepire cosa gli stesse accadendo. La mano che doveva stringere quella di Miu non era più ancorata alle dita della zemlyana, ma la voce di lei che lo chiamava era proprio accanto a lui.

"Ma che cosa è successo?", domandò Yumiko sorpresa.

"Questa cosa è troppo incredibile!", la seguì a ruota Sayuri.

"Non ci credo!", disse Taiki aprendo gli occhi, meravigliato dallo splendido arco intarsiato che aveva sempre e solo visto attraverso la Protettrice. "Dunque Namis intendeva questo con ricambiare il favore?"

"Sì, questa volta saremo noi le vostre armi. Anche tu avevi una visuale così ristretta? È più difficile di quanto pensassi riuscire a orientarsi in questo ambiente, chissà come sarà coordinarsi..."

Con loro grande stupore i terrestri esaminarono i nuovi equipaggiamenti, simili per tipologia e forma a quelli in cui si trasformavano su Zemlyan. L'unica differenza era che lo scudo non aveva più la piuma.

Dopo qualche minuto, necessario al gruppo per potersi abituare, i ragazzi provarono a capire dove si trovassero: il paesaggio era una sorta di piccola conca formata dalla convergenza di dolci pareti scoscese ricoperte di soffice erba e a farlo loro compagnia nel buio c'erano le sagome di pochi alberi e qualche cespuglio.

"Ehi, guardate là. Quei lampi non promettono nulla di buono", disse Watanabe indicando un punto poco lontano, da cui luci intermittenti si levavano a rischiarare il cielo.

"Il nostro nemico si trova laggiù e sta cercando di recidere il filo", chiarì Yami.

"Se ha trovato il collegamento non abbiamo tempo da perdere!", esclamò Taiki pronto a fiondarsi verso la collina con Sayuri e Yumiko, ma questa volta fu Lìfe a intervenire.

"Ritengo sia opportuno capire come muoverci prima di agire, poiché quando Vark si renderà conto che non può attuare il suo piano, cercherà ovviamente un altro modo per vincere. Non conosciamo fino in fondo il suo potere, perciò è necessario avere una strategia."

"In che senso non può attuare il suo piano?", domandò Eiji confuso.

"Per quanto ne sappiamo, la Lancia ha un potere sconfinato e se Vark riuscisse a piegarla al suo volere nulla gli impedirebbe di farne un uso improprio. Ma ha dimenticato due dettagli non trascurabili: il primo è che non è un oggetto di distruzione, è nata per creare, custodire e proteggere. Il secondo è il ciondolo dell'Ombra. Anche se si è impossessato del corpo di Kudo, il suo legame con la Virtù è inesistente e l'amuleto è un'ancora a cui gli è difficile rinunciare, essendo cresciuto come un parassita al suo interno. Ma la Lancia, per risplendere della propria integrità e tornare completa, ha bisogno di tutti i suoi elementi, quindi se Vark non si separerà dal ciondolo, non ne otterrà mai il totale controllo."

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