CAPITOLO 24 - 24.2 Colpo di grazia

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Dedicato a: @bloodseas

"Avevate in corpo sangue di scarto, ribollente dei sentimenti di uno stupido ragazzino umano

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"Avevate in corpo sangue di scarto, ribollente dei sentimenti di uno stupido ragazzino umano. E avete fatto la fine che meritavate", inveì Vark rivolto al bosco, togliendosi l'elmo e passandosi la mano fra i capelli umidi, certo che anche il suo ultimo Generale fosse ormai svanito. Fissando il copricapo si rammaricò del risultato.

"E così, i principini hanno distrutto le mie creature. Quanto tempo ho sprecato ad addestrare quell'idiota... Guarda come mi ha ripagato per aver dato un senso alla sua vita: con del sangue marcio e corrotto."

Con un gesto nervoso scagliò di lato l'elmo e tornò a concentrarsi: le truppe zemlyane si stavano ritirando e si aiutavano le une con le altre per portarsi il più possibile lontane da lì. I principi a lui più vicini, Onore e Giustizia, stavano parlando. Coraggio era poco lontana, al limitare del bosco, invece Pietà e Saggezza si trovavano sull'altura.

"Se credono di potermi battere come hanno sconfitto i Generali non si sono mai sbagliati di più. DOVREMMO FARLO PIÙ SPESSO NON TROVATE? È STATO MAGNIFICO!"

Nessuno rispose alla sua provocazione e lo assalì un profondo disgusto per gli sguardi che gli vennero rivolti, una superiorità che i suoi avversari non avrebbero dovuto possedere. Al contrario, avrebbero dovuto essere arrabbiati, colmi d'ira, non ardenti di sicurezza.

"Cosa credete di fare? Siete allo stremo, arrendetevi! Zemlyan è mia!"

Una freccia, come un tuono, deflagrò nella sua direzione. Rispetto a quella lanciata all'inizio dello scontro fu molto più veloce. Bloccandola con la mano, percepì la pelle bruciare terribilmente.

"Vi schiaccerò tutti", ringhiò furibondo.

"Provaci, se ci riesci."

Namis comparve alle sue spalle: sfruttando il diversivo della sorella uscì dalla pozzanghera più vicina e rifilò un'artigliata al Sacerdote che per schivarla perse l'equilibrio.

"Perché non volete capire?" domandò al vento, formando una frusta oscura con la quale cominciò ad attaccare ripetutamente Onore.

I suoi tentativi vennero bloccati da robusti muri violacei e nemmeno un colpo sfiorò il comandante. Kalooy si riservò di regalare un sorriso al nemico e i tre, proseguendo la sfida, non si risparmiarono. Ma quegli attacchi, mai davvero incisivi, fecero sorgere in Vark un fastidioso sospetto. All'ennesimo rimbalzo della frusta sulla barriera invisibile, si voltò verso il giovane principe e con un movimento deciso lanciò contro di lui una saetta nera, intercettata dagli artigli di Namis.

"Ti sei già stancato di me?", lo provocò Onore.

E fu in quel momento che, proprio dietro di sé, Vark intravide Saggezza con gli occhi accesi di un giallo fiammante.

Giustizia la stava superando, avanzando con calma solenne, con le spade aperte ai lati ben salde tra le mani. E anche Coraggio era quasi arrivata. Distratto dal tentativo di comprendere il piano dei principi, non si accorse delle radici nate dal terreno che gli afferrarono la caviglia, facendolo finire sulla sabbia fangosa.

Zemlyan: RebirthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora