Con la sensazione che mancasse solo una colonna sonora a introdurlo a ciò che stava vedendo, in Taiki si sprigionò un senso di meraviglia tale che non sapeva a che cosa rivolgere l'attenzione per prima. L'intero scenario era illuminato da un cielo incredibile, sfumato di molteplici azzurri.
Di fronte a sé, un imponente palazzo alabastrino era circondato da giardini fioriti. Dietro invece, più lontane, due statue sostenevano un arco arzigogolato che definiva l'ingresso e strani cespugli si estendevano lungo i lati. La strada che lo attraversava discendeva dolce il versante della collina su cui si trovava, per perdersi verso ciò che immaginava fosse un villaggio.
E sempre in quella direzione, a rapirlo e lasciarlo a bocca aperta, c'era una distesa d'acqua placida che non aveva nulla a che fare con i mari o gli oceani della Terra. Se gli avessero detto che era formata da polvere di cristallo non avrebbe faticato a crederci.
Con il cuore che batteva all'impazzata guardò Miu e provò a mettere insieme i pezzi. Innanzitutto, quello che vedeva era il vero aspetto dell'amica. I capelli non avevano subìto cambiamenti, erano sempre di un bel color cioccolata, ma la pelle, oltre al colore perlato, era ornata di tatuaggi. Forse in altezza aveva guadagnato qualcosa come una spanna...
Taiki strabuzzò gli occhi: provando a misurarla, le quattro dita di una zampa artigliata non furono proprio ciò che si aspettava di vedere. Si girò allora verso l'acqua della fontana dalla quale erano sbucati e il riflesso lo fece trasalire.
"Oddio, una lucertola!"
Balzato in piedi, si scoprì in equilibrio precario e cominciò a oscillare. Per mantenerlo, provò a distendere tutte e quattro le zampe anteriori.
"Come ti senti? Riesci a camminare?", domandò Miu, avvicinatasi per aiutarlo.
"Ma ho sei zampe!", esclamò Taiki, tornando a specchiarsi per essere sicuro di non essersi sbagliato. Ma il lucertolone verde evanescente, poco somigliante a qualsiasi bestia del suo immaginario, era lì nel suo metro e cinquanta scarso, a fissarlo con due occhi smeraldo e una specie di grossa perla al centro del petto.
"E questa che cosa sarebbe?"
"Anche se è un po' più grande è l'ampolla del tuo amuleto. Ho usato il mio sangue per attivarne il potere", rispose Miu, sollevando la mano fasciata. "Con il passare del tempo il liquido diminuirà e se dovesse finire tornerai sulla Terra. Non so quanto ci vorrà, perciò ci conviene cercare Kana."
Taiki barcollò verso di lei, guardando a terra per non inciampare, quando sentì una voce salutarli gioiosa.
"Principessa, principessa Miu. Bentornata."
"Agalei, che bello vederti. Ho portato un ospite speciale, te lo presento."
La zemlyana, che si avvicinò ansimante, indossava un buffo copricapo e una tunica semplice.
Era bassa, con i capelli argentei e, come per Miu, la pelle era solcata da decori, ma i suoi grandi occhi, tutti iride, erano azzurro-chiari.
"Lui è Taiki, il potenziale Custode di Coraggio. Siamo stati convocati da Kana perché vuole conoscerlo."
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Zemlyan: Rebirth
FantasyE se esistesse un mondo collegato alla Terra? Un luogo creato attingendo alle sue più antiche Virtù? In un Regno che per secoli ha vissuto in armonia grazie al perfetto equilibrio tra Luce e Ombra, la Legge è stata infranta. Se l'oscurità dovesse in...