capitolo 8

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DEVON

Mentre mettevo la pasta nell'acqua Billy si sedette a tavola. Era molto silenzioso, palesemente in imbarazzo per quello che era successo poco prima. Volevo metterlo a suo agio. Anche se sembrava che io lo odiassi in realtà non era così. La sera dopo averlo rivisto  la prima volta avevo ripensato alle parole e ai discorsi che la psicologa mi faceva e beh, la mia vita non era poi tanto migliorata da quando avevo lasciato Billy, né tanto meno la mia salute mentale.
"Vuoi qualcosa da bere? Abbiamo...emm" aprii un paio di sportelli a caso "a quanto pare solo acqua o succo di mela" sorrisi. Anche lui sorrise ma non fece commenti. Capii così che qualcosa, oltre alle scuse che doveva farmi, non andava "che c'è che non va?" Chiesi diretta
"Nulla"
"Andiamo, ti presenti alla mia porta in lacrime, mi abbracci, accetti di rimanere a pranzo qui e poi non mi dici cosa c'è che non va veramente?"
"Dico sul serio io-" non terminò la frase. Forse non voleva veramente parlarne. Mi girai e mi misi a sedere sulla cucina
"Hai litigato con tuo padre?" Una domanda totalmente innocua. Lui però non rispose. Si limitò a squadrarmi da cima a fondo, mordendosi il labbro inferiore. Capii che invitarlo a restare non era stata un grande idea e rimanere così ancora meno
"Vado al bagno" saltai giù dalla cucina e corsi di sopra. Presi un paio di pantaloncini dal mio armadio e tornai giù. Quando mi vide sembrava deluso ma capi la situazione.
Scolai la pasta e misi solo burro e parmigiano. Poi feci due piatti e mi sedetti di fronte a lui. Non dissi nulla, fu lui a spezzare il silenzio
"Come faceva ieri Harrington a sapere dove ti trovavi?" Lo sapevo che avrebbe ricominciano passata quella crisi
"Era a casa nostra" mi resi conto tardi di quanto fosse sbagliata quella risposta in quel momento. Billy alzò gli occhi su di me, poi aprì le spalle
"Che ci faceva Harrington a casa tua?"
"Si lamentava di quanto tu fossi stato un coglione" avevo la sua attenzione "credeva che io avessi mandato te a picchiarlo perché non volevo avere più a che fare con lui" presi un'altra forchettata e senza staccare gli occhi da lui me la misi in bocca
"Che idiota" ghignò. Finì di mangiare velocemente poi si alzò e disse
"Devo andare o mio padre si incazzerà di brutto. Bella chiacchierata" e si avviò verso l'uscita. Ecco che era tornato il Billy di sempre. Da lì a poco sarebbero tornati gli altri e decisi di mettermi a lavare i piatti e tutto il resto. Sentii aprire la porta d'ingresso e Nancy entrò per prima
"Ei siamo tornati"
"Eccovi, com'è andata?" Chiesi
"Tesoro non avrai mica lavato i piatti? Avrei fatto io" disse Karen entrando nella cucina. In realtà non volevo che sapessero che avevo invitato qualcuno a casa loro senza chiederlo, per questo avevo nascosto le prove.
Mi ritrovai in salotto anche Dustin, Lucas e Will, gli amici di Mike, che erano venuti per giocare a D&D.
"Tu sai giocare?"
"No Dustin, ma conosco il gioco" era vero. Conoscevo quel gioco, era molto popolare tra i ragazzi della mia vecchia scuola.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora