capitolo 9

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DEVON

Quel lunedì stavo di merda. Non avevo assolutamente voglia di andare a scuola, ne di vestirmi e ne di scendere le scale. Proprio 0.
Dopo essermi vestita e aver mangiato qualcosa ci sviammo verso la scuola. Era noioso andare tutti i giorni a piedi ma non potevo fare diversamente. Quella sera ci sarebbe stata una festa ma io avevo deciso che non sarei andata. Adoravo le feste ma non ero in vena e poi, se avessi bevuto chissà cosa avrei combinato.
Arrivata corsi tra le macchine per riuscire ad arrivare prima che chiedessero le porte. Passando a fianco a una sentii uno stridere mi bloccai e sperai non fosse quello che pensavo.
Mi girai di scatto e si, era come pensavo. Il portachiavi del mio zaino aveva rigato quella macchina. Ma non una macchina qualunque, quella di Steve. Merda merda.
Entrai a scuola e Cercai Steve con lo sguardo ma non lo vidi. Proseguii verso la mia classe e seguii le lezioni come se non fosse successo nulla. All'ora di educazione fisica, il professore ci portò in palestra e, indovinate chi c'era? La classe di Steve e quella di Billy. Che felicità. Sarebbe stata dura. Mi sedetti sulle scalinate. Non avevo assolutamente voglia di fare lezione, così usai le 'cose da donna' come giustifica.
L'ora era appena iniziata e Billy l'esibizionista era già senza maglia.
Stavo leggendo una rivista con una mi compagna quando sentii una gallinella dell'altra sezione urlare 'vai Billy' alzai lo sguardo: Lui e Steve si stavano litigando la palla e ovviamente doveva fare il suo show. Si girò verso di me e mi face l'occhiolino. Ero un misto tra disgustata e indignata così feci l'unica cosa che mi venne in mente, e che non dovevo fare
"Andiamo Steve!" Quelle mie parole fecero scattare un sorrisetto sulla faccia si Harrington e per quanto riguarda Billy, beh lui c'era rimasto male, il suo sguardo incazzato cadette su di me. Steve approfittò del momento e gli rubò la palla, ma lui non si mosse, rimase impalato a fissarmi. Ghignai e feci spallucce poi tornai alla mia rivista. Non sapevo cosa mi aspettava. Era stato uno sbaglio abbracciarlo e invitarlo a restare il giorno prima, probabilmente si era montato la testa e quello che non sapeva era che lo avrei fatto con chiunque si fosse presentato da me piangendo. Per il resto della lezione Cercai di fregarmene altamente. All'uscita dalla palestra fermai Steve
"Oi, devo dirti una roba"
"Certo dimmi" chiusi gli occhi e presi un bel respiro "ti ho rigato la macchina" buttai tutto fuori senza pause
"Cosa?!"
"Non lo ho fatto apposta giuro. È un robetto piccolo, grande massimo come il mio pollice. Ti prego non odiarmi" rimase in silenzio e poi sospirò
"Devo dire che apprezzo la sincerità, tranquilla non ti odio. Appena usciamo aspettami fuori che vediamo il danno" suonò la campana e Steve si allontanò
"A dopo allora" sventolai la mano
"A dopo?" Billy spuntò alle mie spalle, mi girai di scatto "ti vedi con lui dopo?" Non sapevo che rispondere
"Dobbiamo parlare di alcune cose"
"Si certo, ho visto come lo guardavi prima, e quel fatto che tu abbia acclamato lui proprio non mi va giù" il suo sguardo severo era ben diverso da quello che avevo visto la mattina prima. Sospirai
"Da nessuna parte ci sta scritto che io devo incitare te. Farò ben quello che voglio" Si avvicinò molto, troppo per i miei gusti. Ma dietro questa volta non avevo nulla così indietreggiai. Rimase stupito dalla mia mossa e mi guardò con aria di sfida, poi si allontanò. Sapevo già che non era finita lì.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora