capitolo 35

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STEVE

Entrammo in casa e subito in cucina trovai mia madre
"Mamma, è un problema se Devon rimane per un paio di giorni? Sta avendo problemi a casa" Non le avevo parlato molto di lei ma sembrava comunque incantata da quella ragazza, anche se ci aveva parlato due volte
"Certo cara, rimani tutto il tempo che ti serve" lei ringraziò e poi la portai disopra. Avevo deciso che quello era il momento per parlare di noi, di cosa eravamo noi
"Ei Dev" dissi
"Si?" Aveva un fare così innocente, quando in realtà io sapevo bene che era tutto il contrario
"Dobbiamo parlare"
"Parlare? Di cosa?" Non volevo farla preoccupare ma ci ero riuscito con solo due parole
"Di noi"
"Noi?"
"Si noi, e soprattutto,  c'è un Noi?" Lei si sedette sul letto di fronte a me "cosa siamo noi? E ti prego non dire amici" supplicai. Era vero, mi ero innamorato di quella ragazzo un po di più, ogni giorno dell'ultimo anno. E gli ultimi giorni erano stati stupendi, ma avevo paura di quello che avrebbe detto
"Si che c'è un noi Steve" lei mi rassicurò, poi mise una mano sotto il mio viso e portò il mio sguardo dritto nei suoi occhi
"Mi sono innamorata di te dal primo giorno che mi hai rivolto la parola. Sei speciale per me e, non so come spiegarlo, ma quando sono con te mi sento....a casa. È una sensazione che non credo di aver mai provato" disse.
"Quindi, cosa siamo"
"Poco importa quali etichette ci diamo. Siamo tu ed io" era così calma e sicura. Le misi dolcemente una mano al collo e la spinsi sul cuscino, poi salii a cavalcioni su di lei e dissi
"Quindi posso andare in giro a vantarmi di essere il tuo ragazzo" dissi convinto, lei sorrise ed annuì. Un secondo dopo mi diede una cucinata in testa, era riuscita ad arrivare al cuscino accanto a lei ed ora voleva la guerra "Vuoi giocare è?  Ok giochiamo" sorrisi e presi il cuscino che lei aveva sotto la testa. Sembravamo due bambini delle scuole elementari, a fare cuscinate. Le fregai il cuscino e li buttai entrambi sul letto, poi la presi su di peso e lanciai anche lei. Mi gettai a fianco a lei e sorrisi
"Non ci pensare neanche" disse lei ridendo. Mi misi sopra di lei ed iniziai a farle il solletico
"No....basta...Steve...ti prego" diceva tra una risata e l'altra. Ci fermammo di scatto, i nostri occhi si incrociarono poi io mi avvicinai lentamente e la baciai, piano con delicatezza, lei prese il mio volto tra le mani e mi seguì.
"Ragazzi, venite a mangiare?" Mia madre ci interruppe proprio sul più bello
"Dovremmo andare" disse Dev staccandosi dal bacio
"La cena può aspettare" sussurrai, per poi riavventarmi sulle sue labbra, la lei spostò il mio viso e mi fece alzare. Mugulai qualche lamento mentre lei mi teneva per mano e mi trascinava giù per le scale.
"Oh finalmente, temevo che non veniste più"

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora