capitolo 39

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DEVON

"Perché ci hai seguiti, non voglio che tu ti faccia male" Disse mentre mi appoggiavo alla barca
"Vecna non mi farà del male, sono la sua creatura" sorrisi. Oddio. Eravamo nel punto esatto.
"Vado a controllare"
"Non esiste, sono campione di nuoto della Hawkins e bagnino certificato, vado io" ribattè spogliandosi
"Ma" Volevi rispondere ma stetti Zitta.
"Steve, sta attento" Nancy mi faceva venire la nausea ogni volta che si rivolgeva in quel modo a lui, avrei voluto spingerla a mollo e salire al posto suo. Steve si buttò ed io avvertii una strana sensazione
"Si farà uccidere" sussurrai, poi presi un respiro e mi immersi dopo di lui.
Non riuscii a raggiungerlo e tornai su. Poco dopo spuntò anche lui.
"Trovato" disse sorridendo. C'era poco da ridere
"Non tornarci" sussurrai
"Cosa?"
"Esci dall'acqua Steve, esci!" Ma era troppo tardi, qualcosa lo prese per il piede e lo tirò giù. Lo presi per mano ma non riuscii a trattenerlo e scesi con lui. Fummo trascinati al di là del portale. Quella specie di tentacolo continuò a trascinarlo mentre invece un'altro mi prese e mi posò delicatamente a terra
"Steve!" Gli corsi dietro e riuscii a liberarlo
"Che fai qui"
"Ti salvo il culo"
Un branco di pipistrelli mostro si precipitò su di lui e lo atterrarono,
"Steve" quei pipistrelli non mi notavano neanche, come se per loro io fossi una del branco, iniziai a picchiarli con una sbranga di legno ma non mi ascoltavano, continuavano a torturarlo. Un tentacolo mi afferrò le gambe e mi costrinse ferma difronte a lui
"STEVE" urlavo. Eddie e gli altri arrivarono presto e riuscirono ad uccidere i pipistrelli. Solo a quel punto i tentacoli mi rilasciarono, non capivo perché mi trattassero così. Nancy si incollò subito a Steve mentre io ero ancora sotto shock.
Lo avevano ferito ed io ero rimasta lì a guardare, lo avrebbero ucciso.
"Quasto posto è così..." non riuscii a finire la frase. Altri pipistrelli arrivarono a guardia del portale e dovemmo scappare nel bosco.
Steve era debole così Nancy strappò la sua gonna e fasciò la sua ferita. Io ero lì seduta in un angolino che li guardavo, mentre quei due non smettevano di fissarsi e lanciarsi sorrisetti. Eddie si accorse di me e si rivolse a loro due
"Quando voi due piccioncini avete finito, troviamo un modo per andarcene"
"Come scusa?" Chiese Steve
"No Eddie, lasciali fare. Lascia che si intendano tra di loro" dissi con occhi furiosi. C'era ancora qualcosa tra di loro ed io ero stata l'ingenua che non se n'era accorta
"Devon cosa.."
Saltai giù dal sasso su cui ero seduta ed iniziai un giro di perlustrazione.
"Cosa intendevi con quella frase?" Eddie mi si affiancò
"Lì hai visti" calciai un ramo "non finirà mai tra quei due. E io pensavo di essere amata per una volta. Che cazzata." Calciai un'altro ramo poi mi sedetti
"Non dire così, lui ti ama" misi la testa tra le mani e sospirai
"Prima usciamo di qui, poi risolverò io stessa" tornammo dagli altri e, sensa guardare negli occhi nessuno dei due dissi che dovevamo muoverci.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora