capitolo 16

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DEVON

Nei giorni successivi scoprimmo che il Mind Flayer cercava Undi e facemmo di tutto. Ci ricongiungemmo anche con il gruppo di Dustin, composto da Erika la sorella minore di Lucas, Steve e Robin, una collega di Steve. Lavoravano nella gelateria all'interno dello Starcot, che era proprio il posto dove ci stavamo nascondendo. Eravamo stati attaccati dal mostro nel rifugio dello Sceriffo ed eravamo arrivati qui. Gli altri avevano scoperto un covo di Russi comunisti che cercavano di riaprire quella che loro chiamavano Porta, che portava al Sottosopra, che a quanto pare era il posto da dove veniva quel mostro. In tutto questo io ero solo una presenza, un braccio in più. Non parlavo, non mangiavo, non guardavo in faccia nessuno.
"Devon" Steve corse da me e mi abbracciò. Non era necessario ma lo fece. Lui e Nancy avevano definitivamente rotto nei mesi precedenti e ora si parlavano a malapena. Lei stava con Jhonatan e questo sembrava stargli bene. In quell'abbraccio dissi la mia prima parola dalla sera dell'incontro con Billy
"Ciao" ero sollevata. Un sorriso fine spuntò sul mio viso.

"Quindi che si fa con i russi?" Stavano discutendo sul da farsi ma io mi ero ritirata in disparte. Dal piano superiore ammiravo gli altri organizzarsi mentre io non servivo a nulla
"Boh"
"Cazzo Steve, non è il momento adatto" solo ora notai le ferite che aveva in volto "che ti è successo all'occhio?" Lo sfiorati delicatamente con il dito
"Ahi" mi scusai. Il vantaggio di avere un centro commerciale tutto per noi era quello di poter accedere a qualunque cosa. Lo trascinai in una farmacia lì vicino
"Quindi che ti è successo?"
"I russi mi hanno torturato, volevano che io gli dicessi per chi lavoravo, hau fai piano"
"Scusa"
"Max mi ha detto cosa è successo. Ha detto di essere preoccupata per te, è da giorni che non tocchi cibo e non parli con nessuno"
"Con te sto parlando" dissi. Mi prese la mano e mi portò nella gelateria dove lavorava. Ero stata solo una volta lì.
"Che gusto preferisci?"
"Andiamo Steve non mi sembra il momento di mangiare un gelato"
Lui mi fece gli occhi dolci e gli dissi di scegliere lui. Tornammo da gli altri. Hopper, il loro amico strano e Joyce erano andati dai russi. Dustin Robin, Erika e Steve andarono al, non so cosa, per comunicare con gli altri. Saremo dovuti fuggire ma la macchina era stata sabotata
"Andiamo Jhonatan falla partire" ad un tratto un rombo di un motore, molto familiare, poi due fanali puntati su di noi. Billy ci stava puntando e sarebbe partito. Tornammo dentro ma a quel punto era troppo tardi
"Se Billy sa dove siamo, anche lui lo sa" dissi. Ebbi subito l'attenzione ti tutti. Nancy aveva avuto una buona idea, prendere il pezzo d'auto che mancava dall'auto che Undi aveva lanciato addosso ai Russi. Il problema era rivoltare l'auto capottata. Undi era debole e non ci riusciva, e l'auto pesava. Iniziarono ad usare delle leve e riuscirono a votarla su un fianco.
"Potresti dare una mano" disse Mike. Mi avvicinai a lui, e senza distogliere lo sguardo rivoltai l'auto con una mano.
Prendemmo il pezzo e corremmo fuori. Ne sapevo qualcosa di macchine quindi aiutai Jhonatan a rimontarlo. Salimmo in auto ma questa non partiva. Uscii ed iniziai a dare colpi e calci. Poi dinuovo quel rumore, l'auto era partita. Nancy aveva preso una postula da uno dei Russi ed iniziò a sparare all'auto ma non aveva mira. Le presi la pistola dalle mani e sparai alle due gomme anteriori, ma l'auto aveva già preso velocità e non sembrava volersi fermare. Stava per schiacciarci quando qualcosa la urtò prima. Steve aveva sbattuto l'auto che aveva trovato contro quella di Billy, mandandola fuori rotta.
"Forza salite" rimasi immobile
"Mancano Undici e gli altri" mi precipitai dentro.
Ma lui era già qui, camminava sul tetto dell'edificio.
Lo attaccarono in ogni modo possibile, lasciandogli fuochi d'artificio addosso. Billy intanto aveva trovato Undi e l'aveva portata al cospetto del mostro
"Billy!" Strillai. Speravo che la mia presenza l'avrebbe riportato in sé, ma d'altronde non aveva funzionato la prima volta. Cercai di avvicinarmi ma lui mi respinse. Persi i sensi e quando mi risvegliai vidi Billy chino su Undi, lei gli stava dicendo qualcosa e sembrava che lui fosse tornato in sé. Il Mind Flayer stava per divorarla ma Billy si intromise. Salvò la vita di Undi sacrificando la sua
"NO" gridai ma orami era tardi, il mostro aveva già immobilizzato Billy e di colpo lo trafisse con un 'tentacolo'
"Billy!" Le urla provenivano dalle mie spalle. Max era sulla porta e aveva assistito alla morte di suo fratello. Io ero lì, di nuovo immobile, pietrificata dalla paura e dal terrore. Il mostro cominciò a dimenarsi per poi cadere a terra: dovevano aver chiuso la 'porta'. Mi alzai in piedi e mi avvicinai a Max, che piangeva sul corpo senza vita di Billy Hargrove.

Uscimmo tutti. Arrivarono Pompieri, poliziotti, ambulanze. Joyce era tornata, l'amico era tornato ma Hopper no. Max abbracciata a Lucas piangeva le sue ultime lacrime. Io in piedi al centro della piazza ero sola.
Tra la gente vidi Steve correre verso di me. Si fermò a guardarmi a qualche centimetro di distanza, scoppiai in lacrime e in quel momento mi abbracciò. L'unica persona che in mezzo a quel casino mi stava cercando.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora