capitolo 4

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DEVON

Sento i suoi occhi pesanti su di me. Mi guarda da cima a fondo con uno sguardo pieno di malizia.
"Che ci fai qui" mi sbuffa addosso. Non sembra contento di vedermi, anche se i suoi occhi direbbero il contrario
"Mia madre è finita in comunità" sospiro. Lui mi fa uno strano effetto e mi sento sempre piccola quando lui è nelle vicinanze. Si stacca da me e tira fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans. Se ne porta una alla bocca poi me lo porge
"Vuoi?" Faccio cenno di no con la testa "giusto hai smesso" sussurra. Una cosa che a questo punto diventa necessario sapere è: come ci conosciamo io e Billy?
La sera prima avevo detto a Mike che era una storia complicata ma in realtà è molto semplice. Io e Billy abbiamo avuto una storia. 
Perché si comporta così? Beh forse perché l'ho mollato io.
Ma analizziamo la situazione: io ero innamorata di lui, a quel tempo mia madre aveva appena iniziato ad abusare di sostanze e, dopo la morte di mio padre e mio fratello io iniziai a vedere una psicologa. Dopo averla vista diverse volte e averle raccontato anche della mia relazione, lei disse che Billy aveva una brutta influenza sulla mia salute mentale e che forse era meglio prendere le distanze. Smisi di fumare perché non volevo diventare come mia madre e mi ero messa in testa che se avessi iniziato a frequentare le persone giuste non sarei mai diventata come lei. Così mollai Billy il giorno del mio compleanno ed in lacrime scappai di casa per quattro giorni, ma questa è un'altra storia. Il punto è che lui rimase come ossessionato da me ed il fatto che io fossi ancora innamorata rendeva le cose ancora più complicate. Riuscii a prendere veramente le distanze quando lui e la sua famiglia si trasferirono qui. Ma ora siamo di nuovo vicini e io mi sento come se non riuscissi a respirare. Ieri quando l'ho visto in auto si è acceso qualcosa dentro di me che avrei preferito rimanesse spento.
"Allora" dice dopo aver preso un bel respiro "come stai?" Si era messo seduto su un cassonetto e mi fissava da testa a piedi in continuazione. Mi aveva lasciato la via libera così che io non mi sentissi costretta a rimanere, ma lui sapeva benissimo che non me ne sarei mai andata.
"Bene" dissi con un filo di voce "tu come stai?" Cercai di sorridere e sembrare più gentile possibile. Billy saltò giù dal cassonetto ed io sussultai. Si avvicinò fino ad essere a dieci centimetri dal mio viso
"Non fare la finta tonta" sussurrò "sai bene come sto. Sto di merda ed è colpa tua" continuava a sussurrare al mio orecchio. Chiusi gli occhi ma non per paura, no. Non volevo ammetterlo che quella voce mi era mancata e sapere che stava male PER ME, cazzo. Ma io non provavo più nulla per lui. Nulla. Buttò a terra la sigaretta quasi nuova ed io riaprii gli occhi. I suoi si inchiodarono nei miei. Dopo infiniti secondi di silenzio, lui cambiò discorso
"Cosa ci facevi con Harrington oggi?"
"Cosa?" Cosa c'entrava ora
"Ti ho vista"
"Gli ho restituito un libro che avevo trovato"
"Gira lontano da lui"
"Perché?" Chi si credeva di essere per darmi ordini. La mia risposta non gli piacque molto. Si allontanò un secondo per poi tornare a sbattere le mani nel muro alle mie spalle
"NON..sfidarmi Devon" il suo tono si era calmato nelle ultime due parole, ma lui no. Non era calmo. Il suo respiro era irregolare e affannoso, lo sguardo feroce e le vene gonfie sul collo. Cazzo. Presi coraggio e gli posai entrambe le mani sul viso. Il suo sguardo cambiò, le vene si sgonfiarono ed il respiro ridivenne normale. Aveva ottenuto quel contatto fisico che cercava. Quel contatto che lo aveva sempre aiutato con i suoi scatti d'ira. Rimase qualche secondo poi mi prese per i polsi e staccò le mie mani dalle sue guancie, indietreggiò fino ad appoggiare la schiena al muro dall'altro lato del vicolo. Gli occhi erano pieni di terrore, come se avesse appena visto un fantasma, come se stesse per scoppiare a piangere. Ma non mi stava guardando, guardava a terra. Presi il mio zaino e mi allontanai lasciandolo lì solo.
Arrivata nella mia camera mi misi a pensare alle parole che pochi mesi prima mi aveva rivolto la psicologa e alle conseguenze che l'effettiva rottura con Billy aveva portato alla mia 'salute mentale'.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora